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Serafini commenta la vicenda Maldini e fa previsione sul mercato

01/07/2022 08:13

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Anche Luca Serafini tira un sospiro di sollievo per il felice epilogo della telenovela Maldini. L'uomo mercato rossonero resta al suo posto, insieme con Massara, e questo pone fine a un mese di giugno "sconcertante", tra i più controversi della storia del Milan. Nel suo editoriale per Milannews, il giornalista scrive:

"Da qualsiasi parte la si guardi, la si legga e la si cerchi di interpretare, la vicenda Maldini ha abbassato qualche luce sul capolavoro costruito in questi ultimi 3 anni con il riassetto del bilancio, l’acquisizione di nuovi sponsor, la valorizzazione del mercato con eccezionale aumento del valore della rosa, il ritorno in Champions, lo scudetto e un’apparente armonia che ha cementato, ricompattato l’universo milanista in un delirio di emozioni estive. Quel passaggio stizzito di Paolo nell’intervista alla “Gazzetta” pochi giorni dopo lo scudetto, in cui - tra un elogio e l’altro - sbottava chiedendo rispetto per il suo lavoro, non è sufficiente a giustificare il congelamento della prosecuzione del progetto (con Riky Massara in un connubio inossidabile), non è aziendalmente serio: convochi, discuti, chiarisci, decidi se proseguire insieme o no. Subito. Rallentare le firme sui contratti non è una strategia accettabile, non è comprensibile. I dispettucci, le ripicche, l’insofferenza non possono e non devono appartenere a una società solida e seria come il Milan è tornato ad essere, esempio in Italia e in Europa. Mi rifiuto di credere a questa traccia: resto convinto che, sia pure nella criticità descritta e con una gestione profondamente lacunosa e certamente sbagliata, sia più credibile quella degli inevitabili meandri del passaggio di quote tra Elliott e RedBird. Meglio concentrarci su questo allucinante incaglio che su altre mille congetture, le quali non possono non tenere presente le rinnovate ambizioni professionali, di autonomia e libertà di movimento, di un dirigente altissimo che con i suoi valori e il suo operato si è conquistato in pochi anni di noviziato stima, fiducia e rispetto come quando giocava. Rispetto che per prima deve avere la società, comunque e da chiunque sia composta. Adesso finalmente si riparte".

Unica ancora, tra tanta incertezza, la serenità di Pioli:

"Non che mi sia guastato minimamente questa estate immersa nel rossonero. Proprio per niente. A corroborare la fiducia e l’ottimismo, una bella, lunga chiacchierata in settimana con Stefano Pioli e la conoscenza della sua meravigliosa famiglia al completo. Il condottiero è lucido, carico a molla, determinato. Anche lui, ho colto ovviamente, ha vissuto con disagio l’incertezza che si trascina, ma è impaziente di ricominciare ed è (ripeto) molto fiducioso, ottimista non solo per il mercato. È convinto che cresceranno ancora molti dei giocatori attuali a partire da Diaz e Messias, che migliorerà il rendimento di altri, che riavrà il miglior Rebic e un nuovo Bennacer, che Tonali farà passi da gigante. Entusiasta di Origi, si tiene strette integrazione e affermazione di Pobega e Adli. Non bastano, sono un buon inizio. Ma lui smania per cominciare a lavorare a spron battuto con quelli che avrà il 4 luglio". 

Infine sul mercato:

"Rimango sereno. Sono sbocciati, fioriti o rifioriti in 2 anni Saelemakers, Kjaer, Kalulu, Florenzi, Tomori, Theo, Tonali, Bennacer, Leao, Krunic, Giroud. Non le firme di Maldini e Massara hanno compromesso Botman e Sanchez, ma i problemi interni del Lilla prima e gli assegni di Newcastle e PSG poi. Non perderò il sonno per questo: se qualcuno preferisce Newcastle e PSG al Milan, non c’è davvero ragione di avere rimpianti. Da quella porta entrerà qualcun altro". 


Tags: milan paolo maldini stefano pioli

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