25/09/2017 18:02
“Essere accostato a Sarri è motivo di orgoglio, ma ne ho di strada da fare”. Intervistato da Radio Crc Leonardo Semplici, tecnico della Spal, torna sulla gara di sabato e si schermisce in merito ai paragoni con l'allenatore azzurro. I due si conoscono da anni e anni. Lo stesso Sarri aveva detto: “L'ho salutato con piacere, abbiamo un bel rapporto, 25 anni parlavamo di calcio come ora , solo che prima parlavamo di giocatori di serie D e ora di serie A”. Semplici elogia il lavoro del collega: “Sapevamo che contro il Napoli doveva giocare in maniera perfetta ed in parte lo abbiamo fatto perchè abbiamo reso la vita difficile agli azzurri. Il Napoli gioca un grande calcio, tra i più belli in Europa e averlo messo in difficoltà è motivo di soddisfazione, ma alla fine conta il risultato. Siamo felici del nostro cammino, abbiamo l’ultimo budget della serie A, ma con le qualità dei miei giocatori proviamo a fare del nostro meglio e vogliamo arrivare al nostro obiettivo: la salvezza. Dobbiamo crescere sotto l’aspetto dell’autostima e sotto l’aspetto della cattiveria sportiva, ma siamo certi di poter raggiungere l’obiettivo”. Dopo il dispiacere per l'infortunio a Milik (“Mi sono accorto subito che l’infortunio di Milik fosse serio, mi spiace perché il Napoli perderà per un po' di tempo un grande giocatore”) un pronostico per la stagione: “Spero che il Napoli vincerà lo scudetto, ma credo che la Juve sia in vantaggio. Detto questo, gli azzurri hanno una consapevolezza maggiore rispetto allo scorso anno e vincono partite che magari l’anno scorso non avrebbe vinto. Al momento è il Napoli la squadra più pronta: quando si mettono in testa una cosa, accelerano e la partita la portano a casa. Anche sabato non si sono mai disuniti per cui dopo la Juve c’è il Napoli che può fare qualcosa di straordinario”.