Selvaggi rivela come festeggiarono il Mundial appena vinto Zoff e Scirea

«Condividere per ore e ore la stanza con Marco Tardelli è stato un piacere». Intervistato da Il Giornale Franco Selvaggi torna sul successo della nazionale nell'82 ai Mondiali di Spagna e a quei giorni di ritiro

«Soffrivamo entrambi di insonnia. Cercavamo di tranquillizzarci a vicenda. Lo stress ci divorava, lui in più in quanto titolare sentiva maggiorente l'ansia pre-partita: era come un palo dell'alta tensione, a toccarlo c'era il rischio di rimanere fulminati.Siamo rimasti amici. Con tutti i compagni di squadra del Mundial 82 abbiamo una chat. È lì che abbiamo appreso della morte di Rossi».

Inevitabile parlare del silenzio stampa («Fu utile per cementare un gruppo che la filosofia Bearzot aveva reso invulnerabile tanto sul piano tecnico quanto su quello psicologico») ma anche del rigore di Cabrini nella finale con la Germania

«Cabrini è ragazzo sensibile. Ci guardammo e urlammo ad Antonio: Tranquillo, questo Mondiale lo vinciamo!. Come festeggiammo?Balli, cori e bevute nel nostro hotel a Madrid. Ma ci fu chi, anche in quell'occasione, riuscì a mantenere un contegno esemplare. Scirea e Zoff. A mezzanotte in punto salirono in camera. Allora io, Conti e Tardelli andammo a spiarli. Sa come li trovammo? Leggevano un libro. E valigia per la partenza del giorno dopo era già pronta. Professionisti al cento per cento».