Selfie sulla bara di Pelè, Infantino non ci sta e replica duramente

"Sono sgomento dopo essere stato informato che alcune persone mi stanno criticando per aver scattato selfie e delle foto alla cerimonia". Così Gianni Infantino su Instagram, in riferimento alle polemiche che lo hanno coinvolto in occasione della veglia funebre di Pelé. 

"Vorrei chiarire che è stato un onore per me il fatto che i compagni di squadra e i familiari del grande Pelé mi abbiano chiesto di poter fare qualche foto con loro. E ovviamente ho subito accettato- ha scritto il presidente della Fifa in un lungo post- Nel caso del selfie, i compagni di squadra di Pelé hanno chiesto di farne uno tutti insieme ma non sapevano come farlo. Allora, per essere d'aiuto, ho preso il telefono di uno di loro e ho fatto la foto. Se essere d'aiuto a un compagno di squadra di Pelé crea critiche, sono felice di riceverle e continuerò a essere utile ovunque possibile a chi ha contribuito a scrivere pagine leggendarie del calcio. Ho così tanta stima e ammirazione per Pelé che non farei mai nulla che sia irrispettoso in alcun modo". 

"Spero che chi ha pubblicato o detto cose senza sapere e senza cercare informazioni possa avere la decenza e il coraggio di ammettere di aver sbagliato e di correggere quanto ha detto", l'auspicio del numero uno del calcio mondiale, che ha poi rinnovato l'invito ai 211 Paesi membri della Fifa a intitolare almeno uno stadio a Pelé come già fatto dalla stessa Federazione col campo situato nel suo quartier generale a Zurigo.