03/11/2021 09:59
Imbattibile in Champions ma in difficoltà in campionato. Prova a sviscerare il mistero della Juventus Mario Sconcerti che sul Corriere della sera scrive
Solo il Bayern è a punteggio pieno, non può essere un caso. O il nostro campionato è divenuto più allenante, e questo ce lo diranno i risultati complessivi, oppure è soprattutto un problema di concentrazione, di privilegio individuale della Champions. Cosa questa che significherebbe un brutto distacco della Juve da se stessa, cioè giocatori che scelgono quando darsi completamente alle gare.
La cosa più bella e più vera della Juve, al di là dell'avversario scolastico, è Dybala. Fa il regista offensivo, ultimi venticinque metri, ha respiro e spazio, questo lo fa sentire tranquillo, adesso il suo calcio dipende da lui. Con la sua regia rinascono tutti gli attaccanti. Bernardeschi è libero di inventare, Chiesa e Morata di cercare il gol. Non è una proposta universale, lo Zenit ha pretese europe ma qualità da squadra da zona retrocessione in Italia. Ma è stata da subito una Juve che si è allargata sul campo come da tempo non faceva. La Juve è una via diversa alla Champions rispetto a quella che si è inventata l'Atalanta. È l'unica davvero italiana, ma anche la più navigata, quella che conosce meglio il cammino. Si porta dentro errori che diventano non riparabili su tante partite, ma nello stretto della Champions vale la qualità individuale. E quella ce l'ha.