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Sconcerti spiega i tre motivi del crollo del Milan

29/04/2021 08:22

Sconcerti spiega i tre motivi del crollo del Milan |  Sport e Vai

Il 15 gennaio il Milan aveva 3 punti di vantaggio sull’Inter. Era la 18ª giornata. Nelle 15 partite successive ha perso 16 punti dal suo avversario. Perché? Cosa è successo? Prova a spiegarlo Mario Sconcerti che sul Corriere della sera osserva

Il dato da cui è meglio partire è quello dei punti fatti in casa. Il Milan ha vinto solo 7 delle 17 partite giocate a San Siro e da novembre a oggi è invece sempre più andato in difficoltà. La prima spiegazione è l’infortunio di Bennacer alla fine dell’8ª giornata. Contemporaneamente è iniziata la lunga pausa fisica di Ibrahimovic.  Erano due dei quattro nodi fondamentali nel gioco del Milan: il terzo era e rimane Calhanoglu, il quarto, meno fondamentale, è Theo Hernandez

Si è andati avanti altre 8 giornate sulla spinta di tutti, ma la strada era segnata dalle continue ricadute dei due demiurghi. Ci sono dati quasi impressionanti per la loro chiarezza. Dieci dei 15 gol di Ibrahimovic sono stati segnati nelle prime 8 giornate. Nel girone di ritorno ha segnato solo a Crotone e alla Fiorentina. E alla fine della stessa 8ª giornata esce Bennacer. È forse volgare, ma pertinente ricordare che nella ricerca di gol facili il Milan fu aiutato nel girone di andata dalla concessione di 14 rigori, molti a risultato sospeso. Rigori che sono mancati nella seconda parte della stagione. L’altro grande errore è stato fatto nella costruzione della rosa.


In sostanza nessuno poteva sostituire l’altro. Tonali ha futuro ma non a fare Bennacer. Castillejo non c’entra niente con Saelemaekers. Tra Krunic e Calhanoglu i confronti sono molto complessi. Per non parlare di Kessie e Meitè. La stessa cosa avviene tra gli attaccanti. Leao è opposto a Ibrahimovic e Rebic. Rebic e Ibrahimovic sono complementari, non alternativi. Di Mandzukic non credo sia il caso di parlare. Il colpo finale è arrivato da Calhanoglu, il vertice del triangolo di costruzione. Dall’indisposizione di gennaio non è più stato lo stesso. Cercando un riassunto, il Milan era una squadra completa negli 11 titolari, fatti salvi i 40 anni di Ibra. Nei 20 titolari non aveva possibilità di equilibrio.


Tags: milan sconcerti bennacer

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