Sconcerti e l'Inter: Risultati figli di un calcio finto

Trova motivazioni poco tecniche e molto psicologiche Mario Sconcerti nell'analizzare il pari dell'Inter in casa col Parma. Per l'editorialista del Corriere della Sera "Bisogna abituarsi a voler bene a questi pareggi dell’Inter dove non sai bene cosa hai perso e cosa guadagnato". Per Sconcerti quello che stiamo vedendo in serie A è un calcio quasi finto, sicuramente diverso, figlio della paura della pandemia:

Se il calcio è davvero un gioco di concentrazione, di carica, di entusiasmo, oggi non c’è più né concentrazione né entusiasmo. C’è diffidenza, paura verso l’altro che pure è obbligato a starti vicino.

Tutti fattori che portano alla diversità nel pallone e a situazioni anomale in campo. Un mondo sconosciuto per tutti  ("Si vive come la somma dei contagi, alla giornata" e conclude

Parliamo pure di Perisic che sbaglia un gol incredibile o di Liverani che fa catenaccio, sapendo però che serve a ingannarci. Se poi Conte riuscisse a trovare anche un difensore veloce, sarebbe un grande vantaggio. Per la gloria del vecchio calcio e per il peso di quello di oggi.