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Schillaci: La verità sul tifo anti-Italia dei napoletani ai Mondiali '90

06/06/2020 12:20

Schillaci: La verità sul tifo anti-Italia dei napoletani ai Mondiali '90 |  Sport e Vai

«Per me era tutto inaspettato. Era come aver preso il sei al Superenalotto. In quel gruppo avrei accettato di fare panchina o tribuna, mai avrei pensato di giocare ed essere decisivo. Ogni volta che sento le prime note dell'inno Notti magiche provo un brivido. Anche perché il testo sembra scritto su misura per me. Con Bennato siamo diventati amici e ha anche scritto la prefazione del mio libro Il gol è tutto». Totò Schillaci si racconta a il Mattino. Sa 30 anni il suo nome è legato a quei Mondiali del '90 in maniera indissolubile: «In quella Nazionale ero arrivato in punta di piedi. La stampa mi aveva fortemente voluto, ma il gruppo era solido e già formato. Ricordo che al primo giorno a Coverciano il ct Vicini mi disse: ora sei qui, dimostra a tutti di aver meritato la convocazione. Contro l’Austria il risultato non si sbloccava e così il ct mi disse di riscaldarmi. Ero un mix di emozione e paura di sbagliare. Poi sono entrato in campo e avevo solo voglia di sfruttare l’occasione. Palla a centro area, io stacco di testa tra quei due bestioni austriaci e la butto dentro. Presi il posto di Carnevale, feci gol e praticamente diventai io titolare. Ma tra di noi non c’è mai stato antagonismo. Eravamo compagni di camera in ritiro e il nostro era un rapporto bellissimo. Magari lui poteva essere deluso perché giocavo al posto suo, ma non se la prendeva con me. Qualsiasi cosa toccavo in quei giorni diventava oro. Giannini ogni volta che facevo gol mi urlava Che bucio di c...». Dall’emozione alla delusione di Italia-Argentina, la semifinale persa al San Paolo. «Vincevamo 1-0 e avevamo la finale in pugno. L’avremmo meritata. E poi perdere un Mondiale in questo modo fa male. Avevamo impostato la partita in maniera perfetta, ma loro avevano Maradona e Maradona fa storia a sé. Diego era un fuoriclasse in campo e fuori. Un grande giocatore ma anche un trascinatore per i compagni». Parte dei tifosi napoletani tifò contro l'Italia quella sera: «Innanzitutto i napoletani facevano il tifo per Maradona e non per l’Argentina. E francamente faccio fatica a dare torto. Per noi la sfortuna fu giocare proprio al San Paolo quella gara. Io adoro i napoletani e li trovo tifosi straordinari, ma devo anche dire che in campo non si percepiva la loro spinta per gli argentini. Magari giusto un po’ all’inizio, ma noi pensavamo solo a giocare».

 


Tags: mondiali maradona Schillaci

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