22/06/2020 08:44
La confessione di Sarri, che ha ammesso che per la finale di coppa Italia sono stati i giocatori a decidere le posizioni in campo, continua a far discutere. Ne parla anche Marcello Lippi, ospite di Radio 1 in "Radio anch'io sport". L'ex ct campione del mondo osserva: "Sarri ha detto: "Non decido solo io" ma penso che volesse dire che quando sei nelle grandi squadre l'opinione dei grandi calciatori conta, io ho sempre avuto l'abitudine di parlare con i miei campioni, quando sono leader veri. La soluzione migliore non va imposta, il generale che si impone in maniera ferrea non ottiene mai risultati".
Sarri dovrà però ritrovare la miglior Juve già dalla gara col Bologna secondo Lippi: "La partita stasera è difficile, la brillantezza tarda a venire, di sicuro la Juve deve tornare a far gol e a vincere altrimenti gli avversari si avvicinano sempre di più e sale la tensione. Non sarà facile perché il Bologna è una bella squadra e Mihajlovic sa far rendere i giocatori in maniera eccezionale".
Poi Lippi fa considerazioni generali: "Tutti noi volevamo che finisse il campionato, non ci piacevano play off, play out e algoritmi vari, è venuta anche la quarantena soft e possiamo avere solo verdetti sul campo. Impossibile che le squadre siano già in grandi condizioni ma sono comunque a buon punto, considerando che non hanno fatto neanche amichevoli di preparazione. Chi accusa di meno la mancanza di brillantezza fisica è chi ha compattezza ed organizzazione di gioco, come ha fatto il Napoli. Gattuso è stato bravo a rimettere a posto tutto, si è fatto apprezzare come professionista e uomo ed ha ottenuto risultati importanti, escludo che possa sedersi il Napoli. O anche come l'Atalanta, siamo tutti innamorati dell'Atalanta, è diventata la fidanzata d'Italia per come giocano sempre all'attacco, sempre aggressivi e propositivi. Speriamo che vada avanti anche in Champions, è la squadra che interpreta al meglio in Italia il calcio internazionale. Mercoledì c'è Atalanta-Lazio e potrebbe essere una gara chiave per il campionato ma con poche partite da giocare sono tutte determinanti. L'Inter di Conte ha sei punti di gap ed è pienamente in corsa anche se non c'è più lo scontro diretto con la Juve, Conte poi sa trasmettere una carica eccezionale".
Lippi ricorda anche Mario Corso: "Ho ricordi fantastici, una grande persona, l'ho conosciuto anche fuori dal calcio, in vacanza, di una dolcezza infinita, davvero una bellissa persona. Sono giocatori di genialità al servizio di una squadra organizzata, se una squadra non è una squadra - come spesso sono le nazionali - ecco che il giocatore ha meno fortuna in nazionale".