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Sarri dice tutto sulla cena con Agnelli, la richiesta di aiuto e Messi

12/02/2020 12:58

Sarri dice tutto sulla cena con Agnelli, la richiesta di aiuto e Messi |  Sport e Vai

"Questa cena si doveva fare dopo la Fiorentina, poi io ero a Coverciano, ho fatto tardi, il presidente aveva degli impegni e si è rimandato di una settimana. E' una programmazione normale, il presidente lo vedo spesso e ogni tanto ci fermiamo a cena, lui dice che mi vuole far conoscere i migliori ristoranti di Torino e poi è chiaro che il presidente non parla mai di una singola partita o in singolo periodo ma della totalità, ma era qualcosa di già programmato".  Prima ancora che del Milan e della Coppa Italia il fuoco di fila attorno a Sarri è legato alle voci sugli altri tecnici, alla cena con Agnelli, al momento difficile suo personale e della Juve. Il tecnico bianconero si sente come su un ring ma prova a dare l'idea di non stare barcollando. E assicura di non soffrire per essere sotto esame: "Se non volevo essere sotto esame facevo domanda alle poste. Questo è un lavoro fatto così, soprattutto alla Juventus. Mi sembra tutto ampiamente nella normalità, è venuto fuori un risultato negativo e ci sono delle ripercussioni esterne. All'interno la valutazione è che siamo in linea con quello che ci siamo detti, siamo arrivati a febbraio in piena competizione in tutte le manifestazioni in cui siamo dentro. Siamo in questa semifinale in Coppa Italia,agli ottavi di Champions, in piena lotta per il campionato: se si parla in linea generale, siamo in linea con gli obiettivi iniziali. Poi veniamo da una brutta partita e ci sono ripercussioni esterne molto più grandi di quelle che ci sono all'interne della società". E' dalla sconfitta in Supercoppa che si è perso sicurezza: "E' la macchia che ci portiamo nella nostra stagione. La partita con la Lazio in campionato non ci poteva togliere certezze perché avevamo fatto bene per sessanta minuti.  In certe situazioni ci perdiamo un attimino.  Stiamo pensando di metterci un rimedio perché viene fuori dopo il vantaggio". Ha colpito molto la sua richiesta di...aiuto: " Mi riferivo alla domanda. Se uno mi chiede se ci sono dei leader che mi possono aiutare, io rispondo spero che mi aiutino. E' l'inciso di una frase molto più ampia che era una risposta ad una domanda ben precisa. I leader li abbiamo, spero che in campo qualcuno ci metta una pezza. E' chiaro che io debba essere bravo a farlo ma io in campo sono lontano e spero che qualcuno mi aiuti a risolvere queste situazioni che vengono fuori in questo periodo ma era l'inciso di una risposta più ampia ad una domanda ben precisa Lo standard degli allenamenti è altissimo, la disponibilità a livello di partecipazione è totale". Si è parlato di Pjanic mezzala ma Sarri non ci pensa:  "No, per me il meglio può darlo in questo ruolo. Ha buone qualità da trequartista. Ha cominciato la stagione con una buona forma, adesso è calato e fatica a tornare sui suoi livelli ma lo collego a una situazione normale durante la stagione". Dopo aver liquidato la fantasia-Messi ("Messi è un giocatore del Barcellona, non mi piace parlare di giocatori delle altre squadre") ed aver fatto il punto su Chiellini (“Ha fatto 50 minuti contro una squadra di dilettanti stamattina, ha fatto bene ma ha bisogno ancora di questi test con un livello progressivo degli oppositori, ma sembra stia migliorando e stia bene") Sarri parla anche di Ramsey: “Il calcio inglese è diverso, si fanno meno problemi tattici. Non è facile inserirsi, anche perché veniva da un grave infortunio. È in crescita a livello fisico e di convinzione di potersi inserire al meglio dopo questi mesi di adattamento, sarà un’arma importante.”


Tags: juventus cena sarri

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