San Siro sotto accusa, interisti e milanisti concordi: "E' assurdo"

Spellacchiato, sconnesso, poco sicuro per l'incolumità dei calciatori: è come si  presentava il manto erboso del Meazza di Milano prima della sfida di ieri sera tra Milan e Genoa. Campo che, dovendo "sopportare" due squadre e partite quasi tutti i giorni, è naturalmente sottoposto ad uno stress particolare. Dopo il match di ieri sera, infatti, si giocheranno Milan-Spezia lunedì, Inter-Empoli mercoledì, Inter-Venezia sabato, e Milan-Juventus domenica. Un tour de force non da poco, con tutti i rischi del caso.

E i tifosi sia interisti che milanisti questa volta si uniscono nel denunciare l'insostenibilità della situazione, che mette a rischio spettacolo e...crociati. "Motivo principale per cui bisognerebbe avere due stadi. Non è possibile giocare 100 partite all'anno sullo stesso prato, a meno di fare come il Real Madrid che nel nuovo Bernabeu avrà un sistema di prati a scomparsa intercambiabili". 

Un confronto impietoso, che l'attuale San Siro non può reggere.  "Con due proprietà normali sarebbe così, qui abbiamo invece 2 proprietà che se non fosse per gli immobili intorno giocherebbero a San Siro fino al 2222".

E quanto successo di recente a Federico Chiesa torna subito alla memoria: "Solo la nostra lega permette di avere più squadre per stadio, manco fosse il campionato amatori. Non a caso tra Olimpico e Meazza i crociati sono sempre a rischio". "Continuo a pensare che la testa di alcuni dirigenti di lega e federazione non funzioni. Inoltre condividere lo stadio è una stupidaggine".

E qualcuno avanza un'ipotesi difficilmente percorribile: "L'inter farebbe bene a chiedere di non giocare la partita di Coppa Italia con l'Empoli a San Siro".  Ma alla fine il problema resta quello: "Siamo a Milano e condividiamo 1 stadio in 2, assurdo".