San Siro, Pistocchi demolisce Sgarbi e punge: Chi paga i costi?

Nel corso di queste settimane il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi aveva insistito sull'impossibilità di abbattere San Siro per costruire un nuovo stadio (come vorrebbero Inter e Milan), adducendo come motivo fondante il vincolo monumentale. Non solo: il critico d'arte ha messo in guardia il "prossimo sovraintendente che arriverà a metà gennaio", e ha anche spiegato che in ogni caso il vincolo scatterà autonomatico nel 2024 "perché saranno trascorsi 70 anni dall'ultimo intervento importante".

Ma a demolire questa tesi ci ha pensato Maurizio Pistocchi, a cui è bastato un tweet lapidario:

Le torri, il terzo anello e la copertura di San Siro sono modifiche realizzate nel 1990: quindi non può esistere nessun vincolo monumentale.

Poi la frecciata finale:

Questo premesso, se Inter e Milan decidono di andare a Sesto, chi si assumerà i costi di gestione di San Siro? Sgarbi?

Rispondendo poi ad un utente che fa invece notare il valore culturale della struttura su cui poggia il terzo anello (realizzata dall'architetto Ulisse Stacchini nel 1925), Pistocchi ribatte: "Solo un pazzo può pensare di scaricare i costi di gestione di una struttura così onerosa sui cittadini di Milano, visto e considerato che Inter e Milan se ne andranno. E uno stadio, pur ricco di storia, sempre un stadio rimane. Non è il Duomo".