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Salvate il soldato Insigne, in soccorso anche Sacchi e Cassano

04/09/2017 10:21

Salvate il soldato Insigne, in soccorso anche Sacchi e Cassano |  Sport e Vai

Fino all'altroieri era l'uomo che spostava gli equilibri, poi sono bastati 90' sofferti contro la Spagna per fare di Insigne uno dei capri espiatori del crollo dell'Italia che rischia di saltare i Mondiali. La parola chiave è proprio equilibrio, quelllo che Lorenzo modifica con le sue giocate ma che a molti manca nel fare commenti. Giusto criticare la prestazione della nazionale e anche quella del talento del Napoli, sbagliato buttargli la croce come qualcuno ha fatto in questi due giorni. La parola d'ordine allora diventa “salvate il soldato Lorenzo”, anzi il colonnello Insigne perchè da tempo l'attaccante azzurro non è più un soldato semplice. Nel Napoli ora è un leader, nella nazionale è diverso, come è ovvio che sia, ma ci sono casi in cui bisogna cercare di esaltare le caratteristiche del giocatore più forte e fantasioso che hai e non mortificarne il talento. Ventura aveva in mente tutt'altra partita, questo va detto: Insigne e Candreva dovevano essere le frecce capaci di spezzare la Spagna, da lanciare in velocità ma tutto questo al Bernabeu non si è visto. E quella numero 10 di Lorenzo gridava vendetta ed evocava ironie facili. Lo stesso ct ha tranquillizzato Insigne nel dopo-partita ed è assai probabile che lo confermi titolare anche domani contro Israele, almeno per un tempo. Con o senza quel 4-2-4 che tanto ha fatto discutere (ma che con Israele potrebbe funzionare). Intanto in difesa di Insigne arrivano messaggi di solidarietà e di fiducia da più fronti. Se il suo grande amico Cassano gli ha mandato un sms per rincuorarlo (FantAntonio ha rivelato che il suo segretissimo numero di cellulare lo hanno solo in tre, Milito, Materazzi e proprio Insigne che lo chiamò dopo il burrascoso addio al Verona), c'è chi come il fratello Antonio (il maggiore dei fratelli Insigne, con una carriera nei dilettanti campani) si è espresso pubblicamente sui social dicendo: “Ma come fa a giocare bene se fa il terzino? Menomale che la tua nazionale è il Napoli di Sarri”. Pubblico anche il pensiero dell'ex ct Arrigo Sacchi, cui non è piaciuta la mentalità dell'Italia vista in Spagna. Alla ds doj Arrigo ha elogiato la Spagna: “Loro pensano al possesso palla, credono nella creatività, nel creare piuttosto che distruggere. Noi invece in cosa crediamo? A marcare, difendere. Insigne al Napoli si muove in un contesto che conosce, in Spagna avendo un'idea positiva di calcio, è più facile. Insigne non si esprime come col club perchè il Napoli gioca bene e la nazionale ha giocato male”. La campagna è partita, il soldato Insigne va tutelato. E magari basterà un gol dei suoi ad Israele per riscrivere una storia diversa.

Stefano Grandi


Tags: napoli cassano arrigo sacchi insigne

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