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Sacchi: Giampaolo sig.Nessuno come me, Conte creda di più in sè

20/07/2019 08:30

Sacchi: Giampaolo sig.Nessuno come me, Conte creda di più in sè |  Sport e Vai

“Giampaolo fa parte di quegli otto-nove allenatori che io considero degli strateghi e che possono contribuire al miglioramento dei giocatori e al buon funzionamento di una squadra". Arriva da Arrigo Sacchi il semaforo verde per Giampaolo. L'ex ct un po' si rivede nel neo-tecnico rossonero e in un'intervista a Sportmediaset dice: "Questa è la strada giusta e io faccio un tifo spudorato per gli allenatori come Giampaolo. Quando arrivai al Milan, un giornale importante mi definì “un signor nessuno”. Probabilmente era così, però il calcio è uno sport che può consentire a un signor nessuno con dei valori di essere inserito nell’elenco dei dieci allenatori che hanno rivoluzionato il calcio e addirittura al terzo posto nella classifica degli allenatori di tutti i tempi da France Football”. E aggiunge: "Nel mio primo anno milanista c’erano trentamila abbonati, l’anno successivo sessantamila. In piccolo, anche il mio Parma raddoppiò le cifre. Non sempre ho vinto, chiaro, ma lottavo per il vertice dopo aver concordato il premio salvezza. Qualcosa dovrà pure significare”. Dal Milan alla Juve: "La Juventus in tutti questi anni è stata ed è la leader indiscussa del calcio italiano. Nella sua storia si è affidata spesso a dei buoni tattici, più raramente a degli strateghi. Questa filosofia le ha consentito comunque di vincere molto. Almeno in Italia, Paese in cui il calcio è prettamente difensivo. Ma a livello internazionale non è andata nello stesso modo. E noi sappiano benissimo quando sia importante per la Juventus primeggiare a livello internazionale, sia per motivi di prestigio sia per ragioni più banalmente economiche. Ora c'è stata una vera e propria rivoluzione, voluta da un presidente che sta dimostrando coraggio e personalità. Con questa scelta, la Juve ha dato una vera ed propria spallata al vecchio modo di intendere il calcio. Speriamo che questa spallata si porti dietro tutto il calcio italiano. Sarebbe bello che finalmente passasse questo concetto: la vittoria senza merito non vale niente”. Poi Sacchi torna su Icardi che non sarebbe adatto a Sarri: “Il ragionamento è molto semplice. Icardi è uno specialista del suo ruolo, ma in un concetto di calcio totale fatica. E poi andrebbe a occupare una zona di campo che generalmente viene lasciata libera per gli inserimenti di Cristiano Ronaldo”. “Sarri è un allenatore dotato di grandissime capacità didattiche, però in tutta sincerità mi chiedo perché dovrebbe complicarsi la vita”. Parole anche per Conte (“Deve avere più fiducia in sé stesso”) e l'Inter: "Per costruire una grande squadra servono soprattutto due doti. La prima è la cultura cooperativa. Non ci devono mai essere accessi di personalismo all’interno di un gruppo. La seconda è lo stile, perché dà l’idea di chi sei e di come stai. Il nostro calcio in generale non ha mai avuto stile”. Infine Ancelotti: “Carlo è una delle persone più intelligenti nel calcio e tra i più ricchi in tema di esperienza. Al prodotto finale ci arriva sempre, magari per altre strade però ci arriva. Quindi fa parte della categoria degli strateghi e tutti gli effetti. È un uomo che sta bene dappertutto”.


Tags: ancelotti giampaolo sacchi

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