Sacchi dà un consiglio a Mancini: Ecco che serve per andare al Mondiale

Anche Arrigo Sacchi, quando è stato Ct azzurro, s'è giocato la qualificazione in una sfida secca contro il Portogallo. Era il 1993, ma rispetto a oggi c'erano un paio di significative differenze. In primo luogo, 28 anni fa a Milano l'Italia poteva giocare per il pareggio e aveva il sostegno dei propri tifosi. In secondo luogo: oggi alla finalissima contro i lusitani, la nazionale di Mancini deve ancora arrivarci. Prima c'è da superare l'ostacolo Macedonia del Nord. Dalle colonne della Gazzetta dello Sport, l'ex profeta di Fusignano dà qualche consiglio all'attuale Ct:

"Serve tornare a essere quelli che siamo stati nel corso di Euro 2020. Nelle difficoltà, l'Italia tira sempre fuori il meglio di sé. Serve tranquillità perchè vincendo l'Europeo gli azzurri sono già nella storia, anche perchè hanno trionfato con merito. Quella è stata una vera impresa nel panorama desolato del calcio italiano. Contro la Macedonia, una formazione modesta, la cosa migliore è aggredirla fin da subito facendola sentire piccola. Pressare, recupero palla alto, non ripartire da lontano. Insigne serve che ritrovi entusiasmo, io sono ottimista, mi fido di Mancini dato che ha già dimostrato tanto. Dovrebbero fargli un monumento".