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Sacchi a tutto campo: Berlusconi, il Monza e le chiamate di Guardiola

31/03/2021 10:07

Sacchi a tutto campo: Berlusconi, il Monza e le chiamate di Guardiola  |  Sport e Vai

Arrigo Sacchi compie 75 anni. Il tecnico che maggiormente ha rivoluzionato il calcio italiano e forse anche quello internazionale si prepara a festeggiare un momento importante della sua carriera nel corso di una lunga intervista alla Gazzetta Dello Sport, nel corso della quale affronta tanti temi che hanno riguardato la sua lunga carriera nel mondo del calcio.

Il calcio di oggi

Arrigo Sacchi oggi guarda il calcio con un pizzico di distacco, quello che gli serviva per allontanarsi da un ambiente che negli ultimi anni di carriera gli provocava solo stress.

Con 27 anni di stress mi sono pagato la serenità assoluta di oggi. Gli allenatori di oggi sono bravissimi ma ho un paio di dubbi. Dicono di mettere al centro il calciatore ma se lo mettono in campo così com’è, non gli vogliono poi tanto bene. Io cercavo di migliorare il giocatore attraverso il gioco. Ma poi se contano solo i calciatori, gli allenatori perché guadagnano così tanto?”.

Il ritorno nel mondo del calcio

A provare a convincerlo a lasciare il ruolo di opinionista per tornare dietro una scrivania è stato Silvio Berlusconi che lo voleva al Monza.

Ci sentiamo ogni tanti. Mi ha chiesto di andare a fare il direttore tecnico al Monza, con tanto di villa e maggiordomo. Ma ho rifiutato. Galliani? Mi ha fatto spaventare, all’inizio era asintomatico poi ho saputo che aveva la febbre e poi ha smesso di rispondermi. Fortunatamente si è ripreso. Un grande dirigente.

Lo stress

Nel corso delle ultime settimane si è parlato molto delle dimissioni di Cesare Prandelli che ha lasciato la Fiorentina per problemi personali, Sacchi decise di dare l’addio alla panchina per motivi simili molti anni fa.

Ero a Parma, pareggiamo con l’Inter, e poi con il Lecce su un errore di Buffon che venne a chiedermi scusa. Alla terza vittoria a Verona. Ma lì mi spaventai: non provai la minima gioia. Ero vuoto, arrivato. Telefonai a mia moglie e dissi: Torno a casa, smetto.

Gli allenatori

Sacchi rivela anche di aver ricevuto telefonate di “consigli” anche da Pep Guardiola, che molti considerano come il suo erede e il miglior allenatore al mondo.

Guardiola mi chiamò a novembre nel momento più critico. Gli dissi: “Non pressi più”. Pep migliora i campionati in cui gioca, perché trasmette conoscenze e coraggio. Come faceva il mio Milan, infatti in quegli anni vincevano in Europa anche le altre italiane. Negli ultimi dieci anni non ha vinto nessuno.


Tags: milan parma arrigo sacchi

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