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Rosella Sensi: Se fossi rimasta alla Roma avremmo vinto ancora

24/05/2020 10:45

Rosella Sensi: Se fossi rimasta alla Roma avremmo vinto ancora |  Sport e Vai

Rosella Sensi, presidente della Roma dal 2008 al 2011, parlando al Corriere della sera ha ricordato la finale di Coppa Italia vinta contro l’Inter il 24 maggio del 2008, da quel giorno i giallorossi non hanno più alzato un trofeo ("Dopo la partita portai il trofeo a papà, che era rimasto a casa. Fu speciale trovare i tifosi lì sotto, lui era emozionato mentre cantava l’inno. Dopo pochi mesi se n’è andato, è stato l’ultimo momento in cui ha festeggiato per la Roma") e si sofferma sul presente poco allegro dei giallorossi: "Ero sicura che avremmo gioito di nuovo. Sotto la mia presidenza potevamo vincere ancora, diciamo che mancano un paio di scudetti. Quello del 2010 con Ranieri, grande allenatore e grande romanista. Pur senza grandi risorse economiche, siamo sempre stati lì, lottando a testa alta, c'era senso di appartenenza, eravamo una cosa sola. C’erano delle grandi professionalità che lavoravano per il bene della Roma, è stato un momento speciale, credo che i tifosi lo abbiano capito". Poi si sofferma su Totti:
Quando ha dato l’addio alla società è stato davvero triste. Per uno come lui è brutto rimanere fuori Trigoria, quella è casa dei tifosi. Ora però lo vedo meglio. A De Rossi auguri di diventare allenatore della Roma un giorno. E’ il suo destino e ha le qualità per farlo. Della dirigenza attuale invece non voglio parlarne, preferisco i bei ricordi del passato".


Tags: Roma totti rosella sensi

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