Ronaldo: Non sono accecato dal Pallone d’oro ma faccio 50 gol all’anno

Chissà se la anche la maglietta dell’hat-trick realizzato a Solna contro la Svezia non entrerà nel museo che sta costruendo a Fuchal, in Portogallo e dove saranno esposti tutti i suoi trofei. La tripletta messa a segno da Cristiano Ronaldo ieri sera ha trascinato i lusitani in Brasile ai Mondiali ed ha consentito all’asso del Real Madrid di raggiungere a 47 reti Pauleta nella classifica dei bomber di sempre del Portogallo. La sfida a distanza con Ibra l’ha vinta lui che si candida sempre più prepotentemente per il Pallone d’oro. “Io sono qui” ha urlato in campo dopo una delle sue prodezze ma a fine gara Cr7 ha voluto chiarire che non era un messaggio rivolto a nessuno, men che mai a Blatter con cui la polemica non è ancora sopita dopo l’incauta imitazione del presidente della Fifa che aveva ridicolizzato il campione portoghese nei giorni scorsi. “Faccio solo il mio dovere come sto facendo da tempo, non devo rispondere a nessuno. Le mie risposte le do sempre in campo e provo a dare il meglio di me. Con la Svezia non è stato facile, abbiamo lottato e sofferto ma fa parte del calcio, fino alla fine non sai mai chi vince. Nelle due partite siamo stati noi i migliori ed è giusto che ci siamo qualificati”. Il record di Pauleta non lo scalda più di tanto (“i record ci sono per essere battuti, non era la mia priorità raggiungere Pauleta, sapevo che prima o poi sarebbe sucesso. Segnare è bello ma conta soprattutto aiutare la squadra”) mentre sul Pallone d’oro Ronaldo dice: “Non sono ossessionato dal Pallone d’oro, non vivo accecato dall’idea di doverlo vincere. Ogni anno dimostro chi sono, segno 40-50 gol a stagione e questo non è da tutti”.

Stefano Grandi