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Ronaldo e il 5 maggio dell'Inter: Ci sono ancora tante cose da dire

22/10/2022 09:03

Ronaldo e il 5 maggio dell'Inter: Ci sono ancora tante cose da dire |  Sport e Vai

Ha ammesso di soffrire di depressione e di essere in cura, è contento del documentario sulla sua vita, assicura che non farà mai l'allenatore e tifa ancora svisceratamente Inter. Ronaldo il Fenomeno si confessa alla Gazzetta e tocca un nervo ancora scoperto per i tifosi nerazzurri, il famoso 5 maggio e il ko con la Lazio che costò uno scudetto che sembrava in tasca

 l’idea era quella di fare il documentario da Mondiale a Mondiale, 1998-2002, con la nazionale e gli infortuni. Però quella storia dell’Inter e del 5 maggio dobbiamo raccontarla per bene, ci vuole un altro documentario. Ho visto la serie su Moratti e l’ho trovata spettacolare, ma è vero che ci sono ancora tante cose da dire. Con lui ho avuto un rapporto umano incredibile, incredibile. È stata una delle persone più importanti della mia vita. Come ci trattava, come ci parlava, come ci curava, come si preoccupava per noi.

Poi un aneddoto su Berlusconi

    «Sono stato poco al Milan, però conservo grandi aneddoti: veniva nello spogliatoio a dirci come dovevamo tirare i calci d’angolo. Erano un po’ di partite che non segnavamo su corner e veniva lui a farci vedere come andavano tirati. Ancelotti, un maestro incredibile che sapeva sempre tutto, ci faceva ascoltare. Diceva “Sì, sì, sì”. Poi, quando usciva Berlusconi: “Torniamo alle nostre cose”...Carlo per me è, e con grande distacco, la persona migliore mai esistita nel mondo del calcio. È un amico per tutti, non solo per me. Tutti gli vogliono bene, e poi come allenatore è incredibile, per qualità, visione, capacità di capire i giocatori. Si merita tutto quello che ha vinto, per professionalità e carattere».


Tags: moratti ronaldo 5 maggio

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