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Roma, Totti: Sono capitano dentro e fuori e non penso al ritiro

13/01/2015 17:24

Roma, Totti: Sono capitano dentro e fuori e non penso al ritiro |  Sport e Vai

Trentott’anni e farli sentire solo come esperienza e conoscenza. Ai danni degli altri. Francesco Totti si confessa al sito dell’Uefa dopo la doppietta nel derby e rivela: “Quando fai gol e batti dei record, è una cosa gratificante. Ti aiuta e ti stimola a fare le cose ancora meglio”. L’età è solo un numero sul passaporto: “Se arrivi fino a questo punto in queste condizioni vuol dire che sei un professionista esemplare”, osserva, “Non ho vizi, cerco sempre di fare del mio meglio, di mettermi a disposizione della squadra. E cerco di allenarmi un po’ di più degli altri se ne ho la possibilità, dipende tutto da come sto fisicamente. Il mio futuro? Non ho ancora pensato a trovarmi un altro lavoro! Ancora mi diverto, ancora ho passione, ho la possibilità di fare bene. Quando vedrò il momento in cui non ce la farò più, penserò a quello che dovrò fare”. Per uno per cui la Roma significa "tutto quello che può desiderare una persona: passione, amore, gioia" riconquistare sul campo il traguardo della Champions League diventa ora l’obiettivo principale. “Per tanti anni non siamo riusciti a entrarci, ma penso che questa città e questa società meritino palcoscenici così importanti e prestigiosi”, sottolinea il numero 10, “La Roma deve fare sempre bella figura in Europa, come spesso e volentieri ha fatto”. Sono trascorsi tanti anni, quasi 22, da quel lontano 28 marzo 1993, quando Vujadin Boškov fece esordire in Serie A al Rigamonti un Totti non ancora 17enne. “Quando ho esordito a Brescia ero giovane, direi un bambino. Non capivo realmente che cosa volesse dire essere un giocatore professionista”, ricorda, “Ora ho un’altra esperienza, un altro tipo di vita e un’altra mentalità. Ma posso dire che adesso è ancora più difficile rispetto ad allora”. Il numero 10 ha invece due partite che gli stanno particolarmente a cuore. “Il successo al Santiago Bernabéu, quando affronti queste squadre che sulla carta sono più forti di te e riesci a giocartela alla pari”, rammenta, “O la vittoria sul campo del Lione, che non perdeva non so da quanti anni in casa in Champions League”. Sul presente dice: “Ho un doppio ruolo, da capitano interno e capitano esterno. Il primo è quello più importante, bisogna essere sempre a disposizione della squadra, del mister e della società, di tutti. Il capitano esterno deve essere a 360° disponibile con la gente e comportarsi sempre nel migliore dei modi”. Pochi dubbi anche quando si chiede a Totti di indicare i momenti più duri della sua carriera. "I due infortuni, quelli più gravi, alla caviglia e al ginocchio. Li ho superati con la forza e la determinazione del mio carattere, molto forte: sono riuscito a diventare ancora più grintoso".

Stefano Grandi     


Tags: Roma totti champions derby Boskov

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