Roma, Tiago Pinto fa chiarezza su Zaniolo e le scelte di mercato

E' una Roma assai diversa quella che è uscita fuori da questo mercato. In questa finestra i giallorossi, oltre a Belotti, hanno portato nella Capitale Svilar, Celik, Matic, Camara, Dybala e Wijnaldum. Il ds Tiago Pinto spiega le scelte e dice

La squadra è migliore, il mio obiettivo era questo. La Roma è più forte, non sono d’accordo con l'instant-team. Abbiamo sempre dato spazio ai giovani, siamo la 4a rosa più giovane della Serie A. Ma abbiamo anche bisogno di esperienza. Il nostro valore più grande è la leadership di Mourinho, ha fatto diventare buoni giocatori grandi giocatori, ha fatto un processo di crescita con i giovani.

Sulla questione Zaniolo Pinto rivela

Zaniolo non è mai stato vicino alla partenza. Nicolò, come ho spiegato, doveva riprendersi da due anni difficili. Questa stagione ha dimostrato di stare ancora meglio, non è mai stato un problema. Sta bene, è felice, ci ha aiutato molto. Ora deve recuperare dall’infortunio e trenta minuti fa ho chiamato Vigorelli per iniziare a programmare gli incontri per il rinnovo.

Il merito dei nuovi arrivi Pinto lo distribuisce

Secondo me è essenzialmente merito della proprietà e di Mourinho. E’ una proprietà che non parla molto, ma ha le idee giuste per il club. Oggi l’immagine che esiste della Roma è più affascinante. Non c’è dubbio che il ruolo di Mourinho nella capacità che abbiamo di attrarre i giocatori è diversa da altri allenatori. Sarebbe stupido non sfruttare Mourinho. Lui non ha neppure il problema generazionale. Ci sono ragazzi di 20 anni che sognano di essere allenati da lui

Manca forse un difensore, come chiesto da Mourinho

Penso che è ovvio, se giochiamo a tre potevamo avere un difensore in più. Alla fine non siamo riusciti. In squadra avremo soluzioni, magari non ideali, ma ci sta. Abbiamo giocatori di qualità, che possono fare altri ruoli. La scorsa stagione lui ha fatto vedere, come con Zalewski, che quando serve trova soluzioni. Abbiamo giocatori che possono giocare in difesa. Abbiamo fatto tanti sforzi, le cose sono più complicate.

Sul mancato arrivo di Frattesi Pinto spiega

Il mercato dura tre mesi, serve pazienza. Ma ho capito che le uscite sarebbero state complicate, e quindi avrebbero reso difficili le entrate. Le situazioni sono state legate. Wijnaldum arriva, Vereotut parte. Felix parte, arriva Belotti. Nel momento in cui ho capito che avremmo avuto difficoltà a vendere, non ho voluto compromettere la società.  Frattesi? E’ il mio preferito della Serie A, escludendo i nostri. Sarà uno dei centrocampisti più forti. Io vado da un club, chiedo, il proprietario chiede quello che vuole, io devo rispettare. Due cose sono importanti per me: io non uso la stampa per fare le trattative. Ci sono dei momenti in cui sembrava che la trattativa fosse da una parte sola. La verità è che il Sassuolo ha un grande progetto sportivo, Frattesi è un grande giocatore, ma non siamo riusciti a fare la trattativa, io sono un po’ tedesco nelle trattative, non ci passo un mese per due o tre milioni.

Infine sul suo futuro rivela

"Sono felice qua, per venire a Roma ho lasciato il grande amore della mia vita. Ho un'empatia incredibile con allenatore e proprietà, non mi muovo per soldi. Quando ho detto che il prossimo diesse avrà un lavoro più semplice è perché il nostro lavoro permetterà di avere maggior sostenibilità . Non ho bisogno di rinnovare il mio contratto che è fino al 2024. Non sono come i calciatori che chiedono rinnovo".