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Roma, Spalletti: Tornato perché me l’hanno chiesto i miei figli

16/01/2016 15:40

Roma, Spalletti: Tornato perché me l’hanno chiesto i miei figli |  Sport e Vai
Si sente quasi Ulisse, Luciano Spalletti. Tornato a casa, quella Roma che gli è sempre rimasta nel cuore, dopo esperienze e vittorie all’estero. Tocca a lui rimettere insieme i cocci di un ambiente e di una squadra depressi. Il tecnico toscano ha il sorriso delle occasioni speciali nel giorno della sua presentazione, alla vigilia della gara col Verona: “Sono tornato qua perché ho già allenato la Roma e so quanto sia bello allenarla e sono tornato per questo. Per me è tutto nuovo, sono tornato perché me lo hanno chiesto tre tifosi speciali ai quali non posso dire di no, cioè i miei figli che sono sempre rimasti tifosi della Roma”. Un pensiero va anche all’esonerato Garcia: “Sono anni che alleno, quando c’è il cambio qualcuno resta dispiaciuto giustamente per Garcia e c’è il rischio che qualcuno sia disturbato o amareggiato per sviluppare gli allenamenti richiesti. Garcia ha fatto buone cose, ha lasciato dei record, lui farà la sua carriera e gli faccio un in bocca al lupo”. Anche lui però ha bisogno degli auguri, e lo sa:” I giocatori non hanno alibi, siamo in ritardo e l’unica strada è quella di vincere subito, altrimenti le stesse persone che mi hanno salutato tra due mesi mi prenderanno per un orecchio e mi faranno fare un giro della città, che farò uguale perché Roma già la conosco. La mia Roma spero si veda subito. Le altre corrono fortissimo e dobbiamo partire forte, non c’è altra strada che riappropriarsi delle nostre qualità, voglio una reazione fortissima, vogliamo dimostrare la nostra stoffa e i colori di questa squadra”. IL MODULO – Si passa poi all’aspetto tattico, dal ruolo di Florenzi (“è un 2 o un 7? Per me è un 3 e mezzo, 4 e tre quarti. Ha fatto tanti ruoli, gioca bene”) agli schemi da adottare: “Ci sono moduli diversi da 4-4-2 o 4-2-3-1, tipo 4-2-3 e mezzo-1, cioè i giocatori sanno interpretare più ruoli, hanno sviluppato queste qualità che sono più totali, più di squadra e di scelta propria. Il Napoli ha già giocato con due moduli diversi, la Fiorentina e l’Empoli. Questa elasticità è ciò che ci avvicina al calcio europeo, noi siamo più europei e ciò serve per proporre un buon calcio e per proporre al nostro pubblico un buon gioco. Nella mia prima esperienza il 4-2-3-1 era l’ideale per gli interpreti che avevo, poi andando fuori ho imparato che la soluzione è aprire, assorbire, conoscere e l’ho fatto. Se il modulo sarà riproponibile ben venga, è stato divertente, qualche volta mi sono anche eccitato nel vederli così forte in allenamento. Se non cambiano le misure di campo, mi son detto, sempre 4-2-3-1, ma ora si fa anche qualcosa di diverso. La squadra deve essere apertissima ad assimilare belle notizie, altrimenti si fa tardi”. MERCATO – Non si sbilancia Spalletti sul mercato: “Devo prendere conoscenza con i calciatori, devo provare a fare una formazione, ma se questi giocatori sono stati scelti da Sabatini che è un grandissimo sicuramente delle qualità le hanno, poi è chiaro che ci sarà un confronto per capire quali sono le cose che possono essere aggiustate, si può migliorare in tutto”.    

Tags: Roma verona spalletti Garcia Florenzi

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