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Roma, Spalletti: Siamo finiti nel fango, colpa mia

11/03/2017 14:31

Roma, Spalletti: Siamo finiti nel fango, colpa mia |  Sport e Vai

Che il Palermo possa essere lo sciroppo guaritivo per la Roma dopo dieci giorni da incubo è la speranza della Roma. Le tre sconfitte consecutive com Lazio, Napoli e Lione rischiano di compromettere la stagione ma niente è ancora perduto su tutti gli obiettivi. Spalletti non cerca alibi alla vigilia della gara con i rosanero: "L'unica strada è vincere la prossima partita, la medicina assoluta è quella lì. Siamo finiti nel fango, con una ruota nel fango e io sono l'unico responsabile, perché ho il volante della macchina, per cui quello che diventa fondamentale è avere sotto il cofano i cavalli giusti. A volte se ne riesce subito, ora siamo impantanati e la differenza la fanno i cavalli che tu hai, abbiamo la forza adatta per rimettere la macchina sull'asfalto, sono soprattutto loro che possono determinare di riprendere la corsa, cioè le forze dei giocatori. Io penso di avere una rosa forte, un parco giocatore che mi permette di superare momenti difficili anche come quello di adesso”. Ci sono state anche le parole de presidente Pallotta che ha parlato di scelte di mercato sbagliate e di squadra stanca: "Voleva motivare i giocatori, difenderli da quello che stiamo attraversando, magari mettendo in discussione il mio operato ma non fa piega, quello che succede è responsabilità mia. Se continueremo a perdere, ho fiducia nella reazione dei giocatori, nello spogliatoio si dicono delle cose e si cerca di dire la verità, ma è importante come mi guardano e lo fanno nella maniera giusta. Pallotta ha a cuore i giocatori, quello che dice di me non conta, io vado dritto per la mia strada, nessun problema". Su una cosa però il tecnico non è d'accordo col presidente: "Io continuo a dire che non siamo stanchi, al contrario di quello che pensate voi. Le statistiche degli ultimi dieci anni, quando si gioca a distanza di due giorni, dicono che le vittorie calano del 40%. Noi abbiamo giocato 14 volte avendo solo due giorni di recupero, vincendo 10 gare. Poi ne abbiamo perse 4, ma 2 proprio in questo periodo. Questo dicono i numeri. In ogni siamo nella normalità se facciamo affidamento a queste statistiche. Sola la Roma ha giocato così tanto. Non posso dire sempre 'poverini, siete stanchi'. Domani 4-5 giocatori che non hanno giocato in Europa troveranno spazio". Si chiude a riccio Spalletto sul discorso legato al suo futuro: "Il contratto? Non è importante ora. Se vinco rimango, se non vinco vado via. Non cambio idea. Io ho una squadra forte, li ho accettati e voluti, desiderati questi calciatori. In un momento come questo conta il risultato, che nessuno venga a dirmi il contratto del prossimo anno, chi ama, chi fa bene il professionista, non pensa al contratto ma pensa al Palermo che ti dà lo sbocco alle tue proiezioni, obiettivi. Se non fai risultati, sarai sempre limitato in quello che andrai a chiedere. Se uno pensa al contratto, non è un professionista". Non abbocca invece alle polemiche sull'arbitraggio di Juventus-Milan: "Mi sarebbe piaciuto fare l'arbitro, ma sono troppo vecchio. È un ruolo importante fatto bene dai nostri professionisti, non vado a dare opinioni su quello che è accaduto, bisognerebbe studiare altro".

Stefano Grandi


Tags: Roma spalletti pallotta

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