Roma, Mourinho sorride: il retroscena su Zaniolo

Soddisfatto, per il risultato ma anche e soprattutto per il carattere mostrato nel corso di una gara che per come era iniziata poteva nascondere qualche insidia. L'allenatore della Roma José Mourinho dà valore al successo per 2-0 conquistato contro l’Empoli all’Olimpico e spende parole al miele all’indirizzo dei suoi giocatori e dell’ambiente giallorosso, che a suo dire ha reagito con equilibrio al ko nel derby. Queste le sue parole ai microfoni di Dazn:

"Penso che abbiamo fatto una bella gara, è stata una prestazione solida e compatta. Non dico tranquilla, perché 2-0 non è un risultato tranquillo ma abbiamo dato la sensazione di essere in controllo contro una squadra che gioca bene e crea difficoltà portando tanta gente in area. Abbiamo lavorato tanto in questi giorni, penso che abbiamo meritato di vincere, dopo una sconfitta è sempre bene vincere".

Mourinho ha poi rivelato un retroscena del cambio a Zaniolo:

“Cosa gli ho detto quando l'ha sostituito? Non temevo nessuna reazione, gli ho detto che è così che un giocatore deve parlare e deve reagire a qualche momento di tristezza. Zaniolo sperava di andare in Nazionale, Mancini ha fatto la sua scelta che io rispetto ma è giocando così che il ragazzo può mettere in difficoltà il ct. In questa partita, nel derby e nell'ultima parte della sfida con lo Zorya è stato in forma fisicamente, bravo in transizione, lo ha fatto bene finché non era stremato. Anche contro l’Empoli mi è piaciuto tanto".

Inevitabile una battuta su Pellegrini, sempre più leader – in campo e fuori – della Roma:

"Pellegrini è la nostra connessione, hanno giocato praticamente a uomo con lui provando a fermarlo ma lui è uno che non gioca fisso in una posizione, ha creato tanti punti di connessione con i nostri attaccanti. Penso che abbiamo giocato bene nel campo che sicuramente è il peggiore della Serie A".

Mourinho, infine, ha elogiato anche l’ambiente giallorosso:

"Penso che la gente si sta comportando educatamente. Sappiamo cosa vogliamo, chi siamo e sappiamo la differenza fra noi e le squadre che hanno finito nei primi posti negli ultimi anni. Ero tranquillo dopo quattro vittorie di fila e ero tranquillo anche dopo la sconfitta del derby. Ho esperienza, sono tranquillo quando la gente ha euforia e quando è triste. Sono contento che i tifosi hanno mantenuto lo stesso appoggio dopo una vittoria e dopo una sconfitta, a Trigoria e allo stadio. In questo senso siamo tutti insieme, sappiamo di essere un club dalla dimensione gigante, ma sappiamo che come squadra abbiamo un percorso da percorrere".