Roma, Mourinho ammette: non abbiamo la rosa più forte del mondo però

Intervistato dalla tv ufficiale del club giallorosso, José Mourinho torna a parlare, non succedeva dalla conferenza stampa di presentezione. A poco più di due giorni dall'inizio ufficiale della stagione della Roma, lo Special One si dice soddisfatto del primo periodo nella Capitale:

Sono molto contento di come abbiamo lavorato. Ho con me gente con grande motivazione, che vuole lavorare, migliorare e fare bene.

Poi, sull'inizio della stagione Mou spiega:

Non mi piacciono le amichevoli, lo dico sempre. Da giovedì si gioca per qualcosa. In campionato c'è la Fiorentina, ma lo sparaggio di Conference League sarà ancora più difficile. Il ritiro in Portogallo è stato fondamentale. I ragazzi sono stati insieme 24 ore al giorno e siamo migliorati come squadra e gruppo. Questa è una cosa fondamentale, perché alla fine questa è una famiglia... arrivando alla fine del campionato ci renderemo conto che avremo passato più tempo con questa famiglia che con la nostra. Lo stesso vale per lo staff. Siamo arrivati in ciqnue e ora siamo in venti. Questo aspetto è fondamentale. Quanto, in futuro, ci sarà una Roma senza José, per me è importante lasciare una struttura super organizzata. Ovviamente, speriamo che una Roma senza José arrivi tra tanti anni.

Facendo un passo indietro per valutare il preseason e le amichevoli, Mou rivela:

Amichevoli? Per voi, non per noi... Difensivamente siamo andanti molto bene, ma doppiamo migliorare in fase di possesso palla. Voglio maggiore controllo nel gioco, più intensità in uscita e in transizione. Cambieremo il modo di stare in campo rispetto al passato. Occorrerà tempo, ma siamo molto migliorati. Emotivamente, invece, la squadra mi è piaciuta molto. Porto e Siviglia sono aggressive e quella piccola rissa contro il Porto mi è piaciuta tanto, per il controllo delle emozioni. Non è successo nulla di particolare.

Discorso diverso per quanto riguarda la gara con il Betis Siviglia, macchiata anche dalla situazione Dzeko:

Betis? Qui il discorso è diverso. Ci sono tanti responsabili per come è finita la gara e, secondo me, il primo è l'arbitro... il secondo, però, sono io. Non posso essere io a provocare quello che è successo dopo. La squadra ha seguito la mia reazione emotiva e abbiamo chiuso con 3-4 cartellini rossi. Responsabilità mia, però mi piacerebbe che anche l'arbitro faccesse mea culpa. C'è da dire che siamo arrivati stanchi e con una situazione Dzeko che ha reso tutto molto strano. Capivamo che sarebbe andato via. Tanti dubbi e molti giocatori preoccupati più per questa cosa che per la fine del rititro.

Infine, lo Special One si sofferma sui nuovi arrivi:

Certamente, il mercato è diverso da come me lo sarei aspettato. Abbiamo perso Spinazzola e Dzeko, ma già contro il Betis, Shomurodov ha dimostrato il suo valore. Ci serviva mobilità e lo ce la garantisce, siamo super contenti di lui. In merito all'arrivo di Abraham, non posso far altro che dire: grande direttore e grandissima proprietà: il boss Dan, Ryan e Tiago sono stati bravissimi. La partenza di Dzeko ci ha sopreso e prendere Tammy è stato un colpo di mercato in una situazione incredibilmente difficile.

Com'è Abraham? Aspettate e vedrete... lo dico con tutta la fiducia. Lo conosco da bambino. Per un inglese decidere di lasciare la premier non è mai facile, questo mi dice tanto sulla sua ambizione di tornare in Nazionale. Lui, Eldor e Borja Mayoral fanno un pacchetto di attaccanti che mi fa felice. Manca un po' di esperienza, ma sono soddisfatto. E poi sono arrivati anche Vina e Rui Patricio. Il primo è bravissimo, il portiere ha una tremenda stabilità. 

Certo sappiamo di non avere la rosa più forte del mondo, ma nessuno può impedirci di pensare che possiamo vincere la prossima partita. Sicuramente perderemo o pareggeremo qualche gara, ma giocheremo sempre per vincere. Dobbiamo sempre uscire dal campo lasciandoci tutto. Spero di restare qui a lungo.