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Roma, Garcia: Qui per vincere ma sul futuro decide la società

21/03/2015 17:20

Roma, Garcia: Qui per vincere ma sul futuro decide la società |  Sport e Vai
Nella tranquillità di Cesena, dove la Roma si è rifugiata in ritiro da stamane anche per sfuggire alla contestazione dei tifosi, Rudi Garcia prova a scuotere un ambiente depresso e parla del suo futuro: “Sono qui per vincere dei trofei, voglio farlo in futuro, poi decide la dirigenza e il presidente, i giocatori sanno bene la mia motivazione, ogni giorno con loro sanno che io voglio giocare al meglio, vincere più partite possibili sino a fine stagione, anche se non mi piace avere una visione su due mesi. Ora penso a domani, dobbiamo concentrarci sulla partita più importante della stagione che è la prossima, abbiamo solo bisogno di vincere, per questo non bisogna guardare più a lungo termine. La squadra ha capito questo discorso”. Sulla scelta di andare in ritiro dice: “Semplicemente voglio che stiamo insieme, potevamo partire ieri ma per un problema logistico siamo partiti oggi, volevo allenarmi sul sintetico. Già che siamo tutti insieme mi sembra un’idea interessante”. Non ci sarà Totti ( “Ha un fastidio al flessore che aveva già giovedì, ci ho parlato e abbiamo preferito non rischiarlo, la stagione non finisce domani, non voglio perderlo. Doumbia arriverà nel pomeriggio”) ma il tecnico della Roma si aspetta una reazione da grande squadra: “La qualità di un gruppo si vede soprattutto nelle difficoltà, io lotto sempre contro questa cosa, se le cose vanno bene magari ci si addormenta, ognuno sa che adesso bisogna mettere tutto in campo, dobbiamo lottare e lotteremo insieme, solo così ne usciremo, voglio che sia domani, non mi fermerò mai di spingere i giocatori”. Con il presidente Pallotta si è sentito (“Lo sento sempre il presidente, lavoriamo così, è un po’ lontano ma l’ho sentito dopo la Fiorentina”) e con i tifosi il tecnico assicura di avere la stessa sintonia, nonostante la contestazione durissima del dopo-Fiorentina: “Noi e i tifosi abbiamo lo stesso obiettivo, ovvero vincere le partite, dobbiamo restare connessi con loro, mantenere un filo. I giocatori hanno bisogno di giocare con fiducia e testa libera, questo succede se la tifoseria ti sostiene, occorre fare un gesto efficace, è umano che i giocatori possano cadere giù se sbagliano, ma è il modo per vincere le partite. Gervinho una volta avrebbe segnato a occhi chiusi quell’occasione contro la Fiorentina, a fine stagione faremo i conti, noi siamo i primi a essere delusi, questo filo si deve fare nel rispetto delle persone. Ho affetto e rispetto per i tifosi, mi aspetto che la cosa sia reciproca, difenderò sempre i miei giocatori, quando devono essere duro lo sono, ma esternamente li difenderò sempre, possiamo ancora fare, il nostro più futuro non è più lontano di domani”. Il problema principale continua a essere il gol, questa Roma non segna più: “Io continuo ad avere fiducia nei miei attaccanti, poi quando c’è una striscia negativa credo sempre che si fermi prima o poi, abbiamo avuto un atteggiamento difensivo efficace per gran parte della stagione, ora facciamo fatica a segnare gol, pensavo che potevamo vincere le partite anche 1-0, questa spirale negativa ha avvolto anche l’atteggiamento difensivo della squadra. Gli ultimi gol che abbiamo preso sono stati regalati, così è difficile vincere. Il talento l’abbiamo, la squadra è forte e ha la condizione, devono avere fiducia in loro”. La chiave per uscire dal tunnel potrebbe essere battere il Cesena: “Il Cesena ha qualità, gioca in casa su un campo sintetico e oggi voglio prendere le misure per avere un po’ di abitudine, dobbiamo stare attenti alle loro forze. A parte il fatto di lottare ogni secondo, vogliamo ottenere il risultato contro una squadra che vuole la salvezza, qualsiasi squadra affronteremo, dovremo avere lo stesso atteggiamento, mi aspetto rabbia dopo questo momento difficile”. Stefano Grandi

Tags: Roma Cesena totti Garcia pallotta

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