Roma, Garcia. “Grazie al latino sto imparando l’italiano”

Chi l’ha detto che il latino è una lingua morta? Quelle declinazioni rosa-rosae e i verbi irregolari come fallo, fallis, fefelli possono ancora essere utili, a sentire Rudi Garcia. Il tecnico della Roma capolista e rivelazione del campionato si è inserito subito nella capitale e ad aiutarlo nel farsi capire dai suoi nuovi giocatori sono state anche le nozioni di latino studiate a scuola da piccolo. Lo rivela a le Parisien l’ex tecnico del Lilla: “Ho il vantaggio di parlare spagnolo, anche se a volte le parole sono simili e mischio le due lingue. Poi la grammatica è come quella francese e il latino che ho studiato da piccolo mi ha aiutato”. Sapeva bene del calore della piazza di Roma, Garcia, ma non immaginava fino a che punto potesse arrivare: “Cosa mi ha sorpreso di più? La presenza mediatica e il fervore della gente. Io sono più equilibrato, ma è una soddisfazione riaver dato il sorriso ai tifosi: quando sono arrivato c’era un clima negativo intorno a giocatori e dirigenti, la gente vive per la squadra. Qui nell’ordine c’è la Roma, la moglie e poi la religione". E per trovare un po’ di privacy Garcia ha già imparato i primi trucchi: "Conosco degli angoli tranquilli, giro spesso di sera tardi e scopro una città ancora più bella ed affascinante di quello che è. Il teatro? Prima voglio imparare bene la lingua, poi riprenderò ad andarci, come facevo a Lilla". Al tricolore, per ora, non ci pensa:  "Io non penso allo scudetto. Sfrutto il passato e vivo il presente, ma non mi proietto su quello che farò tra uno o 5 anni, né su quello che succederà a maggio prossimo. Ripeto, l’obiettivo è giocarmi lo sprint finale con le favorite. Tornare in Europa è importante, se poi sarà in Champions ancora meglio. Faccio lo stesso lavoro di sempre, ho solo cambiato alcune cose nel club. Il vantaggio è che a Trigoria puoi fare tutto, anche se preferirei i ritiri in hotel, ma per questioni di sicurezza non si può. Dopo la vittoria con l’Inter c’erano mille tifosi ad aspettarci a Fiumicino: è stata una grande partita, ma siamo ancora solo all’inizio".

Stefano Grandi