Roma, Garcia: Destino scudetto in mano alla Juve
07/03/2015 13:35
Di scudetto ora non si può parlare, anche per non scomodare le divinità che già ne hanno punito la presunzione, ma Rudi
Garcia vuol rivedere la
Roma scintillante di qualche tempo fa ed indica la strada da percorrere alla vigilia della trasferta col Chievo: “L’intensità degli ultimi minuti contro la Juve, tutta la partita come Rotterdam e il primo tempo di Verona. Sono questi i punti positivi che dobbiamo mettere in campo domani. Abbiamo un'idea su quello che troveremo. Poi la partita può essere diversa. Abbiamo lavorato su diverse soluzioni, non è questione di giocatori ma di atteggiamento”. La Juve sembra lontanissima: “Dopo la partita di ritorno contro la Juve il destino è in mano a loro. Hanno 9 punti più di noi, se le vincono tutte non possiamo fare nulla. Noi possiamo difendere al massimo il secondo posto, vincendo a partire da domenica". Servirà il miglior
Gervinho, quando non segna lui sono problemi: “Ha segnato in Europa League all'andata e al ritorno. Contro la Juve nessuno ha trovato spazi, perché ci hanno fatto un blocco basso. Quando ha finito da centravanti ha trovato spazi. Mi auguro di trovare Gervinho dell'Europa League in campionato. Andiamo a Verona per vincere. Il percorso che seguiamo è sempre quella che ci dà esperienza e ci dà la possibilità di fare bene e fare in modo di fare meglio".
MERCATO DISCUSSO - La Roma aveva la possibilità di prendere
Salah, che sta invece incantando a Firenze: “Abbiamo scelto Doumbia. Non parlo degli altri giocatori. Posso parlare di Doumbia e Ibarbo. Avevamo scelto di sostituire Destro con un giocatore polivalente che può giocare in tre posti. Sapevamo che c'era la Coppa d'Africa ed era interessante avere un giocatore così era vere più scelte. Ora devono tornare al 100%, poi dovranno dimostrare che la fiducia che riponiamo in loro è giustificata". Negli ultimi tempi
Totti è stato utilizzato più spesso: "Abbiamo fatto più partite. Gervinho ha dimostrato di poter aiutare la squadra. Francesco ha giocato di più perché ci sono state 8 partite in più e ci sono stati attaccanti in meno. Bisognava chiedere di più a chi poteva giocare, il capitano ha risposto bene. Ora è tornato Gervinho ed anche Iturbe, abbiamo scelte per avere giocatori più freschi. In attacco è più complicato giocare partite ravvicinate, perché bisogna attaccare ma anche aiutare sul piano difensivo. Cosa che facciamo abbastanza bene". Fa discutere il possibile non rinnovo di
Keita, ma Garcia svicola: “Non è il momento di parlarne. Posso solo dire che sono molto contento di quello che fa in campo, della sua leadership. Non solo gioca bene, ma è anche molto importante all'interno dello spogliatoio”.
Stefano Grandi
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