Roma, Fonseca: Potrei tornare in Italia, ecco dove

Intervistato dalla Rai, l'ex allenatore della Roma, Paulo Fonseca, è tornato a parlare della sua avventura sulla panchina giallorossa. Il primo scambio di battute, però, è sull'esclusione dell'Italia dal Mondiale in Qatar:

Penso si normale, che quando non si riesce a vincere e si resta fuori dal Mondiale si finisca per parlare di tutto. Per me un problema dell'Italia è il campionato Privamera: Non è competitivo e non prepara i giovani all'ingresso in prima squadra. Per esempio, in Portogallo, abbiamo le squadre B che giocano nella seconda divisione... questo vuol dire avere un livello di competizione più alto per i giovani. 

Poi, sulla guerra in Ucraina, da cui è dovuto scappare:

Sto bene qui in Portogallo con la mia famiglia, ero lì quando è iniziata la tragedia di questa guerra ed è stato difficile. Ora, però, è ancora più dura. Non ho parole per descrivere quello che sta succedendo. Lo vede tutto il mondo, ma stiamo lasciando questo popolo morire in una situazione in cui potremmo anche aiutare di più. Ho una moglie ucraina, mio figlio di due anni è ucraino, il mio legame con questo Paese è fortissimo ed è difficile vedere tutti i giorni quello che sta succedendo. Tutto questo non è giusto, è un popolo che vuole solo la pace.

Tornando al calcio e, in particolare, al suo trascorso in giallorosso, Fonseca rivela:

E' stato un piacere enorme essere l'allenatore della Roma. Adesso, per me non è facile parlare della Roma e penso di non doverlo fare. La Roma deve essere lasciata in pace, ma posso dire che il passato di Mourinho è vittorioso e che penso finiranno bene la stagione. Zaniolo? Per me è uno dei più talentuosi calciatori italiani. Non ho avuto la fortuna di averlo perché è stato a lungo infortunato, ma ha un grande talento.

Poi, uno sguardo al futuro e la possibilità di tornare in Serie A:

Mi manca Roma e mi manca l'Italia, che mi piace tanto. Sono stato molto felice a Roma e mi manca la Serie A. Dell'Italia mi piace molto il calcio, le persone e il paese in generale. Penso che un giorno mi piacerebbe tornare. Allenare in Serie A? Potrei andare ovunque. Certo, alla Lazio non sarebbe semplice, ma penso che potrei allenare in ogni squadra in Italia.