03/03/2022 16:32
Ci sono troppe cose che non lo convincono nella Roma. Da vecchio cuore giallorosso Zbigniew Boniek, vice presidente della UEFA, ne parla a Te la do io Tokyo, su Centro Suono Sport dice
“C’è un detto: lo stupido è sempre sicuro di sé, l’intelligente è pieno di dubbi. Io ne ho tanti di dubbi perché vedo tante cose: Felix diventa improvvisamente quasi titolare inamovibile, Shomurodov che calcisticamente parlando vale cinque Felix invece non c’è mai, poi Zaniolo che da giocatore più importante della Roma finisce in panchina, Zalewski, che per sei mesi non vede campo, entra e gioca in una posizione, quella di esterno basso, che non è la sua, vedo difensori,forse sono gli unici in Italia, che quando bisogna uscire con la palla dalla difesa fanno tre-quattro passaggi orizzontali, poi la palla torna al portiere che rinvia. Vedo delle incertezze che un po’ mi preoccupano: due giornate fa abbiamo giocato in casa senza sette-otto titolari e Veretout non faceva parte dei titolari scesi in campo"
Sono sincero: se Mourinho volesse parlare di calcio con chi si può confrontare lì dentro? Se non si confronta con nessuno forse parliamo dell’unica società al mondo… Nella vita è sempre così, più gente hai intorno con la quale puoi confrontarti, gente fidata, e più puoi migliorare. La forza di un uomo si vede anche da chi ha intorno. Mourinho mi è sempre piaciuto però mi sembra che tutto quello che sta facendo sia mirato alla propria immagine
Infine la disamina della partita con lo Spezia
Abbiamo giocato 10 contro 11 ed è sembrata una sorta di guerra in campo, non siamo riusciti a fare un’azione corale, siamo anche sfigati, scusate per il termine, perché la palla non voleva entrare per nessuna ragione. C’è stato il rigore al novantesimo, un rigore clamoroso non fischiato ma rilevato dal Var… Non è semplice…