Riccardo Cucchi perplesso: Ora ci saranno più cori razzisti

"Sono convinto che la chiusura delle curve sia un errore. Giusto punire i responsabili e non coinvolgere chi si comporta correttamente. Mi convince meno non sospendere la partita in caso di cori razzisti o discriminatori. Il rischio è che si sentano di più". L'ex voce di Tutto il calcio minuto per Minuto, Riccardo Cucchi, esprime così su twitter il suo pensiero sulle decisioni del Governo in caso di cori discriminanti sugli stadi e in tanti gli rispondono. Il primo prova a fare un distinguo: "Individuando i colpevoli e punendo SOLO loro, anche e soprattutto con multe, i cori RAZZISTI finiranno. Poi cerchiamo anche di dare alle cose il loro giusto peso: “lavali col fuoco” o “Milano in fiamme” o “Tevere affogali” NON SONO CORI RAZZISTI!!!!" ma viene rimproverato dallo stesso Cucchi: "Ma nemmeno degni di una società e di un calcio civile. Mi permetta. Secondo regolamento l'arbitro può sospendere momentaneamente la partita. La decisione della sospensione definitiva spetta solo al responsabile della sicurezza dello stadio, non all'arbitro". La maggioranza è con lui: "in Inghilterra, per esempio, le partite non le sospendono. Con le telecamere individuano i responsabili e la mattina dopo la Polizia gli entra in casa e lo arrestano" o anche: "Io non ho mai capito perché lo stadio viene considerato zona franca, dove è possibile quello che non è possibile fuori dallo stadio" e infine: "Sospendere per permettere ai poliziotti di salire sugli spalti ed arrestare i cretini che si comportano da dementi? Si! Però li arrestino subito...".