Report: Nessuna pressione dalla Juve su inchiesta ma bisogna aprire gli occhi

Andrà in onda lunedì su Rai3 ma se ne parla da settimane, l'inchiesta di Report sui rapporti tra la Juventus e parte del tifo che vendeva biglietti probabilmente in collusione con la ndrangheta fa discutere e sicuramente da lunedì darà adito a ulteriori commenti. Ci saranno le intercettazioni di Marotta e molto altro ma Sigfrido Ranucci, conduttore di Report, esclude che ci siano state pressioni perchè il programma non andasse in onda, parlando a Radio Kiss Kiss Napoli:  “Non so cosa ci si aspetti dalla nostra trasmissione ma è una bella inchiesta, approfondita e fatta in un certo modo. La cosa particolare di questa inchiesta, una volta saputo l’argomento, è che Report è diventata una sorta di casella postale. Ogni giorno facciamo aggiunte all’inchiesta. L’inchiesta è stata condotta da un mio collega juventino. Noi giornalisti abbiamo lasciato che il calcio diventasse una zona franca, senza mai approfondire la parte più brutta di questo sport. Spero che questa inchiesta apra gli occhi. Dalla Juve non abbiamo subito alcuna pressione. Sono usciti però dei profili e delle news fake, in cui si diceva che la trasmissione sarebbe stata bloccata. La parte più antipatica è stato l’atteggiamento di alcuni colleghi della stampa: sentire colleghi dire che Ranucci si sta scavando la fossa, solo perché raccontiamo dei fatti provocati da altri”.