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Raspadori: Dybala un signore, Bonucci che regalo mi fece

03/06/2021 16:40

Raspadori: Dybala un signore, Bonucci che regalo mi fece |  Sport e Vai

Sta vivendo una favola ma non teme di svegliarsi perché non è un sogno. Giacomo Raspadori, attaccante classe 2000 del Sassuolo convocato dal ct dell'Italia Roberto Mancini per Euro 2020,  si racconta con una lunga lettera a "Cronache di Spogliatoio" e spiccano due passaggi: uno relativo alla Juve e l'altro al Milan. Dice l'attaccante

"Dybala è stato un signore. Un vero e proprio gentleman. Allo Stadium la partita era appena finita e io volevo a tutti i costi la sua 10. Mentre tutti si salutavano, mi sono diretto verso Paulo e gli ho chiesto: «Scusa se ti disturbo, potrei avere la tua maglia?». Lui mi ha sorriso, rispondendo: «Certo, però mi dai la tua?». Sono rimasto colpito: non avevo ancora esordito in Serie A, ero il Signor Nessuno nel vero senso della parola. Non smetterò mai di ringraziarlo per ciò che mi ha fatto vivere in quel momento...pure Leonardo Bonucci è stato magnifico con me. Durante l’ultima partita che abbiamo giocato contro, a metà del secondo tempo si è avvicinato e abbiamo parlato un po’: «Complimenti Giacomo per quello che stai facendo». Ci siamo scambiati qualche frase tra un’azione e l’altra. Mi guardavo intorno ed era pieno di campioni, probabilmente sono rimasto imbambolato a fissare Cristiano Ronaldo per una manciata di secondi....Quel giorno sono andato da Bonucci: «Leonardo, scusami, posso chiedere la maglia a CR7?». Mi rispose di non preoccuparmi. Quando ero già nello spogliatoio sento bussare: era lui con la numero 7 della Juventus, indossata da Cristiano.

Poi Raspadori ricorda ,la doppietta al Milan

non siamo degli dei. Siamo persone. Io, poi, figuriamoci, mi vergogno già abbastanza. Equilibrio ragazzi, equilibrio. Lo stesso con cui ho affrontato quella serata di San Siro, una roba che neanche riuscivo a sognare. Davvero: se provo a immaginarla, proprio non ci riesco. Eppure ero io quel ragazzino che ha segnato una doppietta al Milan. Nelle esultanze si vede che non avevo idea di ciò che stessi facendo. Sembro quasi incredulo. Ancora oggi, se guardo il video dei gol, dico «Cavolo, ma l’ho fatto veramente...». Non capita tutti i giorni: «Dai, oggi vado a San Siro e faccio doppietta». Non funziona così. Ho ricevuto una marea di messaggi, soprattutto dai miei amici milanisti che nel gruppo WhatsApp mi hanno riempito di insulti. Era il loro modo per farmi capire che erano contenti. Erano quasi più felici di me.

 


Tags: bonucci dybala Raspadori

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