13/03/2016 17:33
Non ci sono le telecamere, nè le grandi folle che riempiono gli impianti delle metropoli italiane durante i weekend dedicati allo sport più amato dai cittadini del Bel Paese. Eppure sono i campi di periferia quelli dove si esibisce settimanalmente il grosso del movimento calcistico nazionale, rappresentato da decine di migliaia di ragazzi più o meno giovani che corrono dietro ad un pallone essenzialmente per divertirsi, liberi dall'asfissiante pretesa del risultato a tutti i costi (o così dovrebbe essere). In questi terreni di gioco, spesso ben lontani dalla perfezione, dovrebbero correre solo le gambe dei piccoli calciatori, e non le parole che escono dalle loro bocche. Parole che fanno male, in città come in provincia, in diretta tv come davanti ad uno sparuto gruppo di genitori.
A Langhirano, provincia parmense, una domenica di sport come tante diventa spunto per un ragionamento più ampio, che tocca il delicato tema dell'intolleranza. Durante la partita degli Allievi, la Langhiranese sta producendo il massimo sforzo per recuperare il risultato quando alcuni ragazzi del team, dall'unica apparente "colpa" di avere la pelle scura, vengono apostrofati in modo inequivocabile da alcuni avversari durante una normale azione di gioco. L'allenatore dei padroni di casa, Marco Lesignoli, è inviperito ma, paradossalmente, abituato, poichè questi accadimenti si ripetono ormai da mesi nei confronti dei suoi ragazzi colored. La situazione è tesa e dieci minuti più tardi, al reiterarsi di simili inaccettabili comportamenti, mister Lesignoli decide che è il momento di dire basta, di dare un segnale forte e combattere il malcostume di censurabili offese verbali comunemente identificabili in un'unica, forte ed eloquente parola: razzismo. Il Langhirano esce dal campo, spinto dal proprio responsabile tecnico: la misura è colma, la squadra si ritira. L'arbitro decreta la fine della gara, ma a perdere non è la formazione parmigiana, bensì tutte quelle persone che a 16 anni (l'età degli allievi) piuttosto che a 70 si rendono protagoniste di ignobili discriminazioni pensando ancora all'esistenza di razze umane superiori ad altre.
Paolo Dessì
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Gabriel Anarfi Korang
Stefano Aversano
Marco Benedetti
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Riccardo Corradi
Angelo Del Vecchio
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Mohamed Fofana
Giuseppe Formicola
Leonardo Galloni
Panteleimon Gorobet
Lorenzo Groppi
Sergiu Lupu
Nidhal Mabrouk
Lorenzo Marconi
Wasim Messaoud
Federico Monica
Filippo Ricotti
Lorenzo Rotelli
Mattia Simonini
Paul Wilfred Titti Mpoko
Michele Xeka
Marlon Joel Saltos Proano
Pellegri
Bergonzani
Mattia Palazzo
# | Squadra | G | V | P | S | P | |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | Colorno | 13 | 11 | 1 | 1 | 34 | |
2 | Bassa Parmense | 13 | 11 | 0 | 2 | 33 | |
3 | Carignano | 13 | 10 | 1 | 2 | 31 | |
4 | Il Castello | 13 | 7 | 1 | 5 | 22 | |
5 | Audace | 13 | 7 | 1 | 5 | 22 | |
6 | Montebello | 13 | 6 | 1 | 6 | 19 | |
7 | Soragna | 13 | 5 | 3 | 5 | 18 | |
8 | Casalese | 13 | 5 | 1 | 7 | 16 | |
9 | Salsomaggiore | 13 | 4 | 3 | 6 | 15 | |
10 | Langhiranese | 13 | 4 | 3 | 6 | 15 | |
11 | Traversetolo | 13 | 4 | 3 | 6 | 15 | |
12 | Mercury | 13 | 4 | 0 | 9 | 12 | |
13 | San Leo | 13 | 2 | 1 | 10 | 7 | |
14 | Astra | 13 | 0 | 3 | 10 | 3 |