Quagliarella choc: "Cacciato dal Napoli per colpa di uno stalker"

Protagonista di un'intricata vicenda di mercato che potrebbe allontanarlo dal Torino anche a causa di dissidi con i tifosi, Fabio Quagliarella è stato ascoltato dal giudice Ernesto Anastasio del Tribunale di Torre Annunziata in merito al processo per stalking di cui è parte lesa. “De Laurentiis mi ha mandato via dal Napoli per delle lettere che mi accusavano di partecipare a dei festini a suon di droga con esponenti della camorra”, si legge su La Repubblica. “Dopo queste calunnie, spedite nel 2010 presso la sede di Castel Volturno, il presidente mi disse di andare a vivere in albergo lasciando Castellammare di Stabia per stare più tranquillo”. Imputato nel processo è un poliziotto della Polizia Postale di Napoli, Raffaele Piccolo. “Prima De Laurentiis mi telefonava ogni giorno, poi è sparito”, ha aggiunto Quagliarella che si è intrattenuto un'ora e mezza negli uffici del giudice. In base al suo racconto, le lettere diffamatorie sarebbero state inviate tra il 2007  e il 2010 anche nelle sedi di Sampdoria e Udinese e poi successivamente alla Juventus. "Sono stato malissimo. Fui costretto a lasciare la mia città", ha raccontato Quagliarella. "Quando andai alla Juve, scrissero che avrebbero picchiato la mia famiglia per l’addio al Napoli”.