Il punto: Juventus e Roma, dove eravamo rimasti?

Juventus e Roma hanno deciso di mettere d'accordo anche la stampa sportiva oltre che piegare le resistenze delle squadre avversarie. Simpatica coincidenza quella di stamattina sulle prime pagine dei due principali quotidiani sportivi nazionali: Gazzetta dello Sport e Corriere dello Sport hanno titolato allo stesso modo in prima pagina: "Rieccole!".

Il riferimento è chiaro al dominio di bianconeri e giallorossi che sembra davvero poter continuare anche in questa stagione dopo aver monopolizzato con un ritmo indiavolato lo scorso campionato, di fatto un discorso a due già dalla fine del girone di andata. Juve corsara a Verona, sponda Chievo. Roma di uno-due contro la Fiorentina.

Due vittorie, due successi di autorità e di forza. Segnale che le due squadre non hanno perso nulla o quasi delle proprie caratteristiche rispetto allo scorso anno. Soprattutto perchè non hanno dovuto rivoluzionare nulla, anzi in sede di mercato hanno cercato di puntellare per rendere perfetta, soprattutto in vista della Champions, la propria rosa.

C'era attesa per la nuova Juventus targata Allegri. Che invece è assomigliata parecchio a quella vecchia e "triscudettata" di Conte. Il tecnico ex Milan è stato intelligente ed umile nel non voler "fare danni" ad una macchina quasi perfetta lo scorso anno dall'alto dei 102 punti. A Verona in campo 10 undicesimi dello scorso anno nonostante le defezioni di Barzagli, Chiellini e Pirlo con Llorente e Giovinco in panchina influenzati. Ha dimostrato inoltre coraggio Allegri gettando nella mischia un 18enne dal futuro assicurato, quel Coman che ha fatto vedere numeri di alta classe. Risultato, oltre la vittoria, striminzita nel punteggio causa mirino e fortuna sotto porta da rivedere, l'impressione che la Juve nel cambio di panchina possa averci guadagnato in fatto di motivazioni.

Non ha voluto scherzare nemmeno la Roma che pronti via si è presa subito un successo in uno scontro diretto mettendo ko la Fiorentina "incompiuta" di Montella. Anche qui un sistema collaudato che Sabatini ha cercato di oliare ancor meglio in sede di mercato. Buon esordio per Iturbe e Manolas ma sono stati i soliti Nainggolan e Gervinho con il contributo delle parate di De Sanctis a piegare i viola. Il lavoro paga, si dice, e dalle parti di Roma da un paio di stagioni si sta lavorando tanto e bene. Tanto sul campo, lo si può notare dai movimenti degli uomini di Garcia.

Oggi Napoli, Inter e Milan sono chiamate alla pronta risposta. Il rischio è che Juve e Roma possano già pensare ad un remake del duello dello scorso anno. Ma è ancora presto.

Luca Fusco