17/02/2021 17:43
Il Presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha parlato a Think tank Riparte l'Italia del momento che sta vivendo la Serie A, tra problemi economici e la necessità di cambiamenti-
Il Presidente Gravina rivela perdite enormi a tutti i livelli del calcio:
Nella passata stagione, la perdita per le sole squadre di Serie A sarà di oltre 200 milioni di euro. Questo calo è derivato principalmente dalla chiusura degli stadi e dall'interruzione del campionato durante il lockdown. Per la stagione in corso alla stima sui minori ricavi, pari a 400 milioni di euro per le squadre di Serie A, si deve sommare alla più grave chiusura dei campionati delle leghe dilettantistiche e giovanili. Parliamo di perdite per oltre 600 milioni di euro.
Le minori entrate per i club, spiega Gravina sono imputabili a questi mancati incassi:
A inizio anno avevamo previsto perdite anche maggiori, ma questo non toglie che il settore continui a vessare in una condizione di crisi profonda. La motivazione principale è la mancaza in questi mesi degli incassi e della liquidità diretti per i club: dagli abbonamenti allo stadio, alla vendita dei biglietti per le singole parite, dagli introiti televisivi agli sponsor.
Due pilatri da cui ripartire:
Per cercare di limitare le perdite, penso si debba gire in primo luogo sul settore giovanile. Innovando la formazione e la struttra dei campionati. Ma c'è anche la necessità di lavorare sugli impianti, accelerando e stimolando la creazione di progetti di rinnovamento e realizzazione di nuovi stadi e infrastrutture. Queste sono due pilastri di priorità strategica su cui il calcio italiano giocherà la sua sfida ai competitor europei e internazionali.
Mercato e gestione economica più oculati per una gestione più sostenibile:
Dal punto di vista economico, c'è l'urgenza di stimolare azioni di sostenibilità economica e finanziaria. Una gestione strategica più sostenibile è possibile favorendo la crescita della redditività delle squadre. In questo senso sarà importante rendere più semplice l'accesso a nuove fonti di redditto e introdurre strumenti funzionali per una gestione economico-finanziaria più equilibrata, come l'introduzione del salary cap e budget "tipo" per il mercato dei club.