Pogba, de Ligt, Haaland e Donnarumma: l'erede di Raiola svela tutti i segreti

"Per me è soprattutto una responsabilità. Responsabilità riguardo altre donne che possono trovare, speriamo, un'ispirazione, ma non solo per fare calcio, per fare quello che vogliono loro, perché una donna deve fare quello di cui ha voglia, senza dire 'questo è da donna, questo da uomo'. Speriamo serva un po' per questo".  Rafaela Pimenta si racconta ai microfoni di Sky Sport, all'interno dello speciale "La signora del mercato". Avvocato brasiliano, è lei l'erede dell'impero Raiola. 

"L'ultima cosa che Mino mi ha detto è la stessa che mi ha sempre ripetuto. L'unico che mi ha detto in vita sua: 'Devi essere felice'. Solo questo. Lui diceva: 'Fai quello che ti fa felice, non devi fermare la tua vita. Fai quello che ti farà stare bene. Se vuoi andare in Brasile se vuoi stare qua. Ma per favore mi devi promettere che tu sarai felice'. La sua battaglia contro la Fifa? Non penso che Mino avesse una battaglia ma un principio, un punto, che era: possiamo avere un dialogo, possiamo avere l'opportunità, senza pregiudizio, per quello che facciamo noi? Non possiamo stare fuori sistema. Nessuno ascolta quello che viviamo noi, e quello che viviamo noi è un pezzo di questo puzzle".

Fra gli assistiti di Rafaela Pimenta c'è Paul Pogba, tornato in estate alla Juve. 

"La Juventus non è venuta qua per parlare di Paul Pogba. Loro sono venuti per guardare il torneo di tennis, sono passati in ufficio per chiedere come stava Mino. Ci siamo salutati e quando eravamo lì è nata quest'idea di chiamare Paul e parlare un po' con lui e vedere come vedeva l'idea di tornare alla Juve. Quindi sì, questo è successo, certe volte hanno chiesto di Erling, sì: come era, com'era la storia, come andava. Ovviamente non potevo rispondere". 

A proposito di Haaland, bocca cucita sulla presunta clausola che scatterebbe nel 2024 e che potrebbe permettere all'attaccante di lasciare Manchester City per andare al Real: "Qua parla l'avvocato. Non posso dire altro".  

Chiusura su altri due assistiti, Donnarumma e de Ligt. Il primo, dopo una stagione difficile, si è preso il posto da titolare al Psg. "La scelta sai se è stata fatta bene o male quando guardo indietro. Credo che oggi, se guardiamo indietro, la scelta è stata giusta. Lui gioca, lui sta bene, non si lamenta. Il futuro non si sa mai".  Per quanto riguarda invece l'olandese, che in estate ha lasciato la Juve peril Bayern, la Pimenta precisa:

"Non penso che premeditasse qualcosa ma diceva è il mio momento. Io dall'inizio avevo un progetto di fare certi passaggi e adesso è arrivato il mio momento, anche se sempre riconoscente. Non sono d'accordo quando dicono che lui critica la Juve. Perché non è quello che lui fa. Lui dà il suo parere tecnico riguardo a sé stesso quando fa una revisione di sé stesso. Lui fa un'autocritica dicendo: il mio momento di sviluppo adesso è in Germania".