Plusvalenze, rabbia web: si può usare Transfertmark per giudicare?

Settanta milioni per Lautaro, quaranta milioni per Dybala, 25 milioni per Insigne. Sono alcuni dei dati di valore di mercato segnalati dal noto portale specializzato Transfertmark e insieme l'esempio più lampante di come non ci possano essere criteri oggettivi per la valutazione di un giocatore. Dybala e Insigne ad esempio sono a parametro zero (e il Toronto infatti ha preso l'azzurro gratis) mentre l'attaccante dell'Inter oggettivamente non troverebbe nessuno disposto a spendere quella cifra. Eppure nelle carte dei deferimenti della Procura Figc per i vari club tra cui Juve e Napoli i valori ricalcolati di alcune operazioni (ad esempio Osimhen doveva valere 52 milioni e non 71, Rovella 6 e non 18, Audero 13 e non 20, Portanova 2 e non 10), come riporta Repubblica, si legge che ci si è basati sui dati del sito Transfermarkt “con cui le valutazioni erano sostanzialmente in linea”.

Sui social si evince lo scetticismo per l'inchiesta: " Ricalcolati con quali parametri? Nessun giudice può contestare una legge di mercato “SOGGETTIVA” . In italia le chiamano PLUSVALENZE all’estero li chiamano AFFARI. Le uniche “sospette” sono quelle a specchio dove si presume che i prezzi vengono gonfiati per sistemare i bilanci" o anche: "Arriveranno multe (non consistenti), e alcuni mesetti di inibizione per i dirigenti delle società coinvolte. Diciamolo pure: é più figuraccia che giustizia vera. Ma é tutto il diritto sportivo che andrebbe riformato partendo propio dal versante sanzionatorio" e ancora: " Ma in base a cosa sono calcolati? Quindi c'è un nuovo regolamento che impone prima di vendere un giocatore bisogna sentire la procura e farsi fare le valutazioni?" e infine: " ual è il parametro standard per valutare il prezzo di un giocatore? Ormai in Italia i politici fanno gli scienziati ed i magistrati, oltre a fare i politici, fanno anche i direttori sportivi?".