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Pirlo, Allegri e Super Lega: Andrea Agnelli all'attacco

04/06/2021 14:50

Pirlo, Allegri e Super Lega: Andrea Agnelli all'attacco |  Sport e Vai

L'occasione è offerta dalla conferenza di commiato di Fabio Paratici, il presidente bianconero Andrea Agnelli ne approfitta per focalizzare l'attenzione su tre temi portanti: la stagione appena trascorsa, il futuro prossimo e la questione Super Lega. In quale direzione si muoverà la Juventus? Il numero uno bianconero ha le idee chiare.

Agnelli e Pirlo

Si parte da un bilancio dell'annata:

"Ci tengo a ringraziare Pirlo e tutto il suo staff. In questi mesi  ho letto spesso di fallimento Juve, ma devo dire che se dopo dieci anni sbagliare vuol dire portare a casa due trofei e andare in Champions, siamo disponibili anche a sbagliare un anno ogni tanto. Reputo questa stagione positiva, è stato un anno complesso e difficile, da cui imparare dagli errori che, sia chiaro, sono di tutti, non di una sola persona". 

Agnelli e Allegri

Quindi sul ritorno di Allegri:

"Quello che voglio sottolineare è la sua determinazione, grinta e voglia di ributtarsi sul campo, sua e di tutto lo staff. Li aspetta un'avventuradi lungo periodo, di programmazione e di crescita continua. Area sportiva? Quando la riorganizzazione sarà completata ci vedremo in una nuova conferenza stampa. Nel frattempo quello che vedo è grande determinazione e passione in Cherubini, ma del resto il suo lavoro lo dimostra. Fabio, Pavel e io l'abbiamo visto e apprezzato in tutti questi anni". 

Agnelli e la Super Lega

Quindi sullo scottante tema della Super Lega, il progetto flop che ora rischia di costare le coppe alla Juve:

"Per tanti anni ho cercato di cambiare le competizioni Uefa dall'interno, ho fatto tutta la gavetta nell'Eca fino a diventarne presidente oltre a diventare membro dell'esecutivo Uefa. I segnali di crisi erano già evidenti prima del Covid e da qua vi riporterei alla proposta ottima congiunta di Eca e Uefa del 2019, che avrebbe già dato con quel sistema tantissime risposte positive e che la maggior parte dei club di tutte le divisioni sostenne. Purtroppo il sistema concentra in un monopolio sia il potere esecutivo, sia legislativo che giudiziario del calcio europeo e riserva all'Uefa l'esclusiva sull'organizzazione e la commercializzazione delle competizioni con la possibilità di decidere in maniera quasi arbitraria le regole, attraverso il sistema di licenze che ormai è inefficiente. La Super Lega non è mai stato un tentativo di colpo di stato, ma un grido di allarme e disperato per un sistema che io non so se consapevole o inconsapevole si indirizza verso l'insolvenza. Vi leggo un documento Uefa, approvato nel 2020, in cui non si cita il problema attuale. Credo che tutti sappiano cosa stiamo vivendo e cosa vivevamo in quel momento. La condizione principale portata all'attenzione dell'Uefa era che l'accordo tra i fondatori (della Superlega) era condizionato al preventivo riconoscimento della competizione stessa da parte dell'Uefa e da subito i club hanno cercato il dialogo con l'Uefa. La risposta è stata da subito di chiusura con termini offensivi e richiesta di pene disciplinari gravissime solo a danno di tre club che non hanno voluto piegarsi alle minacce dell'Uefa. Inoltre, queste dichiarazioni, oltre che diffuse con metodi arroganti ed esercitando pressioni, sono state diffuse in totale spregio di un provvedimento del Tribunale di Madrid e oggi in pendenza di un giudizio presso la Corte di Giustizia Europea. Non è con questi comportamenti dell'Uefa e di alcuni suoi componenti che si riforma il calcio e si esce dalla crisi. Per fortuna, conoscendoli, so che non tutti la pensano così in Uefa. Le basi legali dei ricorsi sono fondate, ma la richiesta di dialogo con Fifa e Uefa rimane. Altri sport ci insegnano questo, anche di spicco a livello internazionale, sono regolati in maniera diversa dal calcio o hanno subito grandi rivoluzioni negli anni. Penso all'Eurolega di basket, che ha portato grandi benefici ai club, ai tifosi. Se non vado errato, fino a qualche giorno fa, gli sportivi italiani hanno celebrato l'ottima performance dell'Armani Milano e a mio giudizio non mi sembra che il basket nel frattempo sia morto. Quasi tutti gli stakeholders del calcio sono d'accordo sul fatto che il modello vada cambiato. I club sono gli unici a portare proposte, perché sono gli unici a sostenere i costi, invece di essere ascoltati vengono demonizzati, insultati e minacciati. Juventus, Real Madrid e Barcellona sono determinate a giungere a una completa riforma delle competizioni europee, nell'interesse anche e soprattutto di quanti in queste settimane ci hanno manifestato la loro solidarietà e paura nell'affrontare questa situazione". 


Tags: juventus andrea agnelli superlega

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