Pioli spiega perché ha tolto Leao e parla dei suoi sogni

L'ultima  volta era stato un anno fa ma questo primo posto ritrovato, col sorpasso virtuale all'Inter,  ha un altro sapore. Il Milan per ora guarda tutti dall'alto in basso, dopo il successo sulla Sampdoria, e Pioli non può nascondere la sua soddisfazione. A fine partita, al fischio finale, ha stretto i pugni. Una settimana perfetta per lui e per i rossoneri: dal derby vinto al successo in coppa Italia, poi il pari tra Napoli e Inter a tutto vantaggio del Milan e ora il successo sulla Samp. Alle tv il tecnico del Diavolo spiega

“La cosa più importante è l’identità e la abbiamo, è la cosa più gratificante. Abbiamo il nostro obiettivo, abbiamo due punti in più dell’anno scorso. Fossi un tifoso sarei stato sugli spalti con i nostri a festeggiare. Io cerco di lavorare tanto per realizzare i sogni che faccio di notte. Quali? Non posso dirlo. Ora pensiamo alla prossima, poi andremo avanti”.

Calabria bloccato era una strategia

“Sono stati i ragazzi a capire bene le uscite. L’avevamo preparata con una Samp col 4-3-1-2, l’abbiamo capito un’ora prima che avrebbero cambiato. Thorsby usciva alto, Candreva stringeva e ci lasciava più spazio per Florenzi. L’abbiamo letta bene, qualche spazio ce lo concedono sempre e l’esperienza ci ha aiutato ad essere più lucidi”.

Essere senza coppe è anche un vantaggio

“L’uscita dalla Champions è stata una delusione. La partita di Madrid ci ha dato il modo di giocarcela col Liverpool e non ci siamo riusciti. Siamo in semifinale di Coppa Italia, ci sarà spazio per tutti. L’anno scorso l’Inter ha vinto perché ha giocato meglio e ha avuto più continuità, non so se la Champions li abbia favoriti. Abbiamo un metodo in cui crediamo molto, speriamo di fare bene”.

Infine capitolo Leao

“Leao è eccezionale, non deve accontentarsi. Se vorrà giocare 90 minuti deve correre tutta la partita. Non so se siamo i più forti del campionato, ma in quanto a spirito non siamo secondi a nessuno. Dopo un mese di vacanza ho detto che c’erano due giocatori diversi: Leao e Tonali. Quando hai talento, senza sacrificio il successo non arriva e dobbiamo saperlo”.