Pino Daniele celebrato domani al San Paolo, con Maradona un feeling speciale

Non era un grande appassionato di calcio, non andava mai allo stadio, non ha mai cantato il Napoli (un solo passaggio su Maradona in un suo vecchio brano “Un angelo vero”) ma Pino Daniele, che domani verrà celebrato al San Paolo con un concerto evento – Pino è, trasmesso anche in diretta su Rai1 – era davvero Napoli. Assieme a Troisi, suo grande amico e con cui ha condiviso la stessa tragica fine per problemi al cuore, e a Maradona ha rappresentato la Triade di divinità pagane nella Napoli degli anni 80-90. Tre geni, ciascuno nel suo campo, che si conoscevano e si stimavano. Era amico di diversi giocatori azzurri Pino Daniele, in primis Ciro Ferrara (celebre l'improvvisata a casa del terzino con esibizione live assieme a tutta la squadra del Napoli con Maradona che balla sulle note di Je so' pazzo, clicca qui per il video) ma non ha mai sfruttato la sua napoletanità per agganciarsi al treno degli scudetti e delle coppe. Non c'era Pino Daniele nella festa scudetto dell'87 trasmessa da Rai1 e presentata da Minà: c'erano Arbore, Nino D'Angelo, Avitabile, Merola, De Piscopo e tantissimi altri ma lui no. Eppure tra il Napoli calcio e Pino Daniele c'è sempre stato un filo sottile, invisibile ma intenso. Pino conosceva bene anche Diego, erano amici.

IL CAST - E domani da Ferrara a tanti altri ex azzurri saranno allo stadio a ricordarlo nella notte musicale in suo onore. I puristi forse si chiederanno che c'entrano tanti nomi della musica leggera con Pino Daniele, giacchè ad esibirsi saranno in tanti per riproporre le sue intramontabili canzoni: Giuliano Sangiorgi, Alessandra Amoroso, Emma Biagio Antonacci, Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Mario Biondi, Francesco De Gregori, Tullio De Piscopo, Elisa, Tony Esposito, Giorgia, J-Ax, Lorenzo Jovanotti, Fiorella Mannoia, Gianna Nannini, Eros Ramazzotti, Ron, Tiromancino, , James Senese, Antonello Venditti, Gigi De Rienzo, Rosario Jermano, Agostino Marangolo, Ernesto Vitolo, Clementino, Teresa De Sio, Enzo Gragnaniello, Irene Grandi, Il Volo, Nccp - Nuova Compagnia Di Canto Popolare, Raiz, Massimo Ranieri, Red Canzian, Francesco Renga, Paola Turci, Ornella Vanoni. E le testimonianze di Alessandro Siani, Giorgio Panariello, Pierfrancesco Favino, Enrico Brignano, Edoardo Leo, Vincenzo Salemme, Marco Giallini, Marco D’amore, Salvatore Esposito, Mariangela D’abbraccio, Enzo Decaro. Non tutti c'entrano molto con Pino ma la grandezza del cantautore napoletano era anche la sua trasversalità: nessun pregiudizio, nessuna presunzione. Duettava con artisti noti o sconosciuti, con chi fa rock o rap, con vecchi e giovani.

I RICORDI .- E i ricordi si affollano e si incrociano, dal concerto di Piazza Plebiscito dell'80, quando in 200mila si sentirono pesci rossi nell'oceano, perchè era tutto più grande di tutti. La piazza, la gente, la musica, il ritmo. E Nero a Metà, e Bella 'mbriana che fece conoscere anche a Napoli i Weather Report, Alphonso Johnson e Wayne Shorter. E quel concerto dell'84 alla Mostra d’Oltremare per apprezzare cos’è diventato “Chillo è nu buono guaglione” con i fiati cubani. E quelle canzoni che tutti conoscevano a memoria e che lui ricreava daccapo, tutte sempre nuove, tutte diverse. E tutte sempre più belle dell’originale come nessuno mai. E nell'archivio dei ricordi escono capolavori come Yes i know my way in una versione reggae e tante opere d'arte, poesie, affreschi. Ecco come Pino è vivo. Nel repertorio infinito che media e strumenti di riproduzione di musica vecchi e nuovi possono propormi come fosse sempre la prima volta. Eccolo, è il sax di Mel Collins in “Tutta ‘nata storia”, non è come James, non è come Wayne, non è come Gato, è ‘nata storia. Ed è sempre ‘nata storia. Nessuna Appucundria, fa niente se al San Paolo canterà anche chi non c'entra con Pino Daniele. Perchè Pino è. Domani e sempre.

Fabrizio Piccolo