Piacere, sono Meitè e studio Pirlo e Yaya Tourè

Ha scelto il numero 18 perché era la maglia che indossava quando per la prima volta iniziò a giocare in prima squadra, conosceva già bene Kessie, si descrive come un centrocampista che sa sia difendere che attaccare e sa di essere di fronte alla sua grande occasione, quella che gli può cambiare la carriera. Meitè ha già giocato la sua prima partita col Milan ed oggi è stato presentato ufficialmente

"Mi piacciono tanti centrocampisti che mi piacciono. Guardo i più forti come Pirlo, Modric e Yaya Touré. Guardo i video per cercare di imparare più cose possibili. Mi piace molto il modo di giocare. di Pioli. Vuole che giochiamo sempre in avanti, è importante per un centrocampista come me. Ha idee diverse da Giampaolo. Non posso dire se uno è meglio dell'altro, hanno modi diverse di vedere le cose. Adesso qui le cose vanno bene e al Torino male. La prima cosa che ho sentito quando sono arrivato è la compattezza del gruppo. Mi sono sentito subito dentro la squadra. 

Meitè rivela quando ha capito che era fatta

"Era prima della partita di campionato. Mi ha chiamato il mio agente e mi ha detto che dovevamo parlare con Maldini. Da quel momento ho capito che sarei potuto arrivare al Milan. Il modulo? Io conosco bene le mie caratteristiche. In questa squadra si muovo tutti tanto e a me questa cosa piace tanto. Non conosco bene i miei compagni, ma fin dal primo allenamento mi sono trovato subito bene. Il calcio è come una lingua, se la capisci va tutto bene". 

L'etichetta di nuovo Desailly non lo stuzzica

"Lo conosco bene essendo francese come me. Ha fatto grandi cose, io devo ancora scrivere la mia storia. Desailly è Desailly, Meité è Meitè.  Sono venuto qui per dare una mano alla squadra a restare prima in classifica. Io voglio fare sempre di più, devo lavorare tanto e dare una mano ai miei compagni".