Perché è fallito scambio Romagnoli-Bernardeschi

Nata in poche ore e tramontata quasi subito. L’idea di uno scambio tra Federico Bernardeschi e Alessio Romagnoli è durata poco ma perché è fallita? Lo spiega Paolo Bargiggia sul suo sito. L'ex giornalista Mediaset rivela che l'idea l'aveva avuta Raiola ed aveva trovato immediatamente l’adesione incondizionata della Juventus, che ha bisogno di un difensore centrale mancino per sostituire Chiellini.

Quest’ultimo è infatti destinato a studiare da allenatore (a meno che qualcuno non lo convinca a giocare un altro anno). Ma lo scambio Bernardeschi-Romagnoli non si farà, anche se dal punto di vista tecnico avrebbe avuto un senso anche per il Milan. Pioli vedrebbe molto bene l’arrivo di un altro attaccante esterno di spessore: bocciato per motivi di costi Douglas Costa (che tornerà dal Bayern alla Juve per fine prestito), ritenuto troppo caro Orsolini, Bernardeschi alla fine poteva anche starci ma da via Aldo Rossi dicono no. Un no secchissimo motivato da un motivo strategico: portando a termine lo scambio made in Raiola si genererebbero due plusvalenze e quella a favore della Juve viene vista da Gazidis e dai suoi collaboratori come un’arma in più per poter offrire un maxicontratto a Gigio Donnarumma.

Ma attenzione: Donnarumma alla Juve è un’ipotesi tutt’altro che scongiurata. I segnali che portano in questa direzione sono molteplici: 1) Dal clan Raiola non arrivano segnali d’intesa o di riduzione delle pretese; 2) L’esclusione di Szczesny in una partita fondamentale come Juve-Napoli può significare che il polacco non è nelle condizioni ideali per rendersi decisivo; 3) La Juventus in questo momento sta cercando un secondo portiere affidabile per sostituire Buffon e prende in considerazione offerte per Szczesny. Tre indizi abbastanza forti, che forse non fanno ancora una prova ma portano a riflettere pesantemente.