22/08/2022 09:07
Si sofferma sulle gare di ieri della seconda di campionato Mario Sconcerti nel suo editoriale per il Corriere della Sera. Questi i passaggi principali
Senza un mediano e senza un trequartista con molto campo, il Milan è rimasto scolastico per tutto il primo tempo. Si è assestato grazie al gol preso che ha chiuso ancora di più l’Atalanta togliendo il problema alla radice. Ma è un problema forse strutturale per il Milan. Manca il peso di Kessie e manca forse perfino la regolarità fragile di Saelemaekers. Non solo. In fase di possesso Bennacer e Tonali si allungano su una linea verticale, restano cioè soli contro il centrocampo degli altri. Al Milan restano molti modi di forzare le partite, ma ha meno equilibrio dello scorso anno.
Così il Milan è una squadra cresciuta nella personalità individuale che non sa che fare della sua arte in più. Adesso è meno squadra. Non così l’Inter, che ha una capacità di trovare il gol in modo indipendente dalla qualità del suo gioco. Lo trova per superiorità individuale. Cosa che in questo momento pesa molto.
Infine sul Napoli
Kvaratskhelia ha già segnato un gol in più di quelli segnati da Insigne in tutta la scorsa stagione. Mi ricorda un Meroni più strutturato fisicamente, meno dolce sul pallone, ma con una velocità nelle curve sorprendente.