30/09/2021 10:19
Un vantaggio a Torino e tanti strafalcioni a San Siro. A Mediaset l'ex arbitro genovese Graziano Cesari analizza alla moviola i casi più clamorosi delle italiane in Champions. Il focus è su Gil Manzano, fischietto di Juventus-Chelsea
"Il Chelsea ha chiesto due calci di rigore. Il primo al 60': Havertz entra in area e viene contrastato da Alex Sandro, il direttore di gara è molto vicino e dice che non è accaduto nulla, quindi giudica lo scontro tra le ginocchia lieve, il VAR non interviene. E' da escludere anche il calcio di rigore all'87': il tentativo maldestro di colpire di testa di Danilo non colpisce mai il braccio largo ma la schiena. Sul primo episodio, fossi stato al VAR, avrei richiamato l'arbitro al monitor. Havertz cade per il contatto, perde il passo. Per me è rigore"
In precedenza bocciatura totale per l'arbitraggio di Milan-Atletico Madrid
“Voto 4 a Çakir e 4 al Var. Lemar ha la mano sinistra aperta per accompagnare meglio il pallone. Il giocatore lo vuole toccare con la mano per indirizzarlo in una posizione migliore, poi il pallone va sulla mano di Kalulu. Il primo fallo è di Lemar: c’è un errore del direttore di gara, che non vede bene la situazione, e poi l’errore clamoroso del collega al Var. L’espulsione? Ho molto dubbi sul secondo fallo di Kessie. L’intervento è sicuramente sbagliato, ma nella tempistica, non c’è un’imprudenza, non c’è una vigoria sproporzionata. La difformità di giudizio non mi sta bene. Quando Leao prende la traversa, è Çakir a fischiare il fuorigioco - che non c’era - non l’assistente”.