Per Bigon il più importante del Milan è proprio il più fischiato

"Prima della partita avevo detto che Pioli aveva gestito l'anno in maniera fantastica, dirlo dopo il risultato di ieri è più facile, bravo Pioli. Ora il Milan andrà avanti con più convinzione fino alla fine del campionato ma resta una lotta a tre secondo me. Sono tutte sullo stesso livello".

Albertino Bigon commenta Napoli-Milan di ieri sera parlando a Radio anch'io sport su Radio1: "Il Milan in futuro avrà bisogno di un giocatore di altissimo livello come lo era Lukaku per l'Inter l'anno scorso. Giroud e Ibra stanno tenendo la baracca ma serve un campionissimo. Calendario facile per i rossoneri? Diceva Liedholm che le partite con la Juve si preparano da sole, quelle con le piccole no. Del resto basta vedere i pari del Milan con Salernitana e Udinese, il calendario può essere facile sulla carta ma in realtà difficile".

Il tecnico del secondo scudetto del Napoli giudica i partenopei e dice: "Penso che squadre come il Milan siano un po' più abituate a partite come quella di ieri, c'è più consuetudine per le partite-scudetto. Il rossonero che mi piace molto è Kessie, si fa trovare sempre quando serve, è essenziale nel gioco del Milan. Nel Napoli le verticalizzazioni sono state trascurate e dico non solo dal Napoli, va più di moda il palleggio stretto sin dalla propria area. Questo sistema di gioco sarà anche più piacevole ma a volte è più conveniente mettere qualche palla lunga"

La squadra di Spalletti stenta soprattutto in casa, sconfitta con Atalanta, Spezia ed Empoli oltre al Milan e pari con l'Inter: "Torniamo al discorso di prima, l'abitudine a certi livelli. Anche nelle coppe è così. La società si è evoluta, è cresciuta, è solida, anche in campo nel corso degli anni la squadra sta dando ottimi risultati ma manca quel gradino da fare

E la Juve? "Se Allegri dice che non ci pensano vuol dire che ci stanno pensando molto ma hanno tre squadre davanti, improbabile che cedano tutte e tre".