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Pelè: Indifferenza miglior arma per combattere razzismo

11/02/2015 14:53

Pelè: Indifferenza miglior arma per combattere razzismo |  Sport e Vai

Accusato di non aver mai lottato apertamente contro il razzismo nel calcio e negli stadi l’ex fuoriclasse brasiliano Pelè si è difeso sostenendo che è più efficare reagire con indifferenza alle offese, come fece il terzino del Barcellona Dani Alves, che mangiò tranquillamente la banana lanciatagli dagli spalti. Parlando a Uol la “perla negra” ha detto: “Se tutti facessero come ha fatto Dani Alves non succederebbe più niente, si dà troppa attenzione a questi criminali. Se io avessi voluto ribellarmi ogni volta che mi hanno chiamato negro in Usa, in Europa, in Sudamerica o in Brasile avrei cause ancora aperte in tutto il mondo”. Il 74enne brasiliano ha anche assicurato di aver completamente recuperato dopo i problemi renali che lo constrinsero a rimanere ricoverato in ospedale per più di due settimane alle fine del 2014: “Sono tornato ora dall’Africa per la finale della coppa vinta dalla Costa d’Avorio, in questa settimana di Carnevale mi riposerò e poi riprenderò gli affari interrotti per il ricovero”. Tornando sulla disfatta del Brasile ai Mondiali Pelè ha aggiunto: “Abbiamo tanti brasiliani tra i migliori giocatori dei club europei ma pochi dirigenti bravi”. Infine ha schivato ogni paragone con Messi o Cristiano Ronaldo: “Non si possono fare questi paragoni e vale anche per Maradona: lui e Messi hanno uno stile simile ma sono di due epoche differenti. Il migliore di sempre? Se lo chiedono a mia madre lei dirà sempre Pelè. Io penso che mio padre Dondinho e mia madre Celeste fecero Pelè e chiusero la fabbrica, un altro uguale non ci sarà mai più”.

Stefano Grandi     


Tags: messi razzismo pelé maradona

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