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Pato si racconta: "Berlusconi non voleva cedermi. Andrei all'Inter"

26/06/2017 10:41

Pato si racconta: "Berlusconi non voleva cedermi. Andrei all'Inter" |  Sport e Vai

Alexandre Pato torna a parlare, e si racconta. Rivive i momenti al Milan, i giorni dei rifiuti alle sirene provenienti dall'estero, poi il ritorno in Brasile e il rapporto con Berlusconi. Lo fa attraverso le colonne de La Gazzetta dello Sport, partendo proprio da un amarcord: "Berlusconi per due volte ha cercato di trattenermi. La prima nel gennaio 2012: non andare al Psg non fu una mia scelta. Barbara (Berlusconi, ndr) mi disse che suo padre voleva parlarmi, il presidente mi chiamò mentre facevo colazione e mi disse: “Tu non andrai via, sei il nostro simbolo”. Ho rispettato la sua volontà. Poi? Continuavo ad avere problemi fisici. Per Berlusconi ero sempre incedibile, ma andai da lui e lo convinsi. Gli dissi che era per il mio bene. Dovevo ritrovare fiducia nel mio corpo. Qualcuno, anche nel Milan, mi disse che non sarei più riuscito a giocare, ma io sapevo che non era così. Per questo sono andato via. Dovevo cambiare modo di allenarmi e i tempi di recupero. Al Corinthians in 20 giorni mi hanno modificato la preparazione e ho ricominciato a stare bene".

Poi un passaggio su Donnarumma: "Io a 17 anni ho avuto l’opportunità di andare al Real ma ho scelto il Milan, che in quel momento era la squadra più seguita e più titolata. Ora è diverso, è un altro Milan. Ancelotti mi diceva che i bravi devono stare con i bravi. Chi è forte va in campo indipendentemente dall’età: io a 17 anni giocavo con Seedorf, Pirlo, Maldini, Kakà e tanti altri...". Infine il mercato, a precisa domanda sul dire di sì o meno all'Inter Pato è chiaro: "Perche no? Sono un professionista...".

g.a.

Foto: Zimbio.com


Tags: milan inter alexandre pato

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