Parma allo sbando, Lucarelli: "Fallimento subito". Crespo: "Manca l'acqua calda"

Senza fine la crisi del Parma. Se la prima squadra rischia il collasso e la società il fallimento, al di là delle promesse del patron Manenti, c'è anche chi lamenta la mancanza dei generi di prima necessità. Il fallimento sembra l'unica soluzione.

Lo dice a voce alta Alessandro Lucarelli: "Cerchiamo di anticipare il fallimento". Le verità del capitano continuano: "Due anni fa i primi sintomi: le colpe più grandi sono di Ghirardi, ma Lega e Figc non dovevano permettere tutto questo, ora cercano solo di salvaguardare il campionato. Io resto anche tra i dilettanti"

Lo stato delle cose, critico, è dato dalla Primavera gialloblu affidata all'ex vecchia gloria Hernan Crespo. La partita contro il Carpi, vinta 1-0, ha richiamato maggiore attenzione visto le cattive acque in cui naviga il club. Ed è proprio l'acqua, calda, che manca nelle docce del quartier generale di Collecchio come lamenta lo stesso Crespo: "Non abbiamo nemmeno l'acqua per gli allenamenti, oggi facciamo le docce fredde e i ragazzi si sono già ammalati più volte. "Abbiamo giocato perché i giardinieri ci hanno fatto alcuni favori ma al momento non sappiamo ancora se avremo i soldi per andare a giocare con la Sampdoria". 

Sentimento condiviso da chi ha fatto le fortune del Parma, come Faustino Asprilla, altra stella della squadra che sfiorava gli scudetti e vinceva in Europa: "Mi duole il cuore a vedere il mio Parma ridotto così".